Fine dello stallo a Gallipoli?
I civili italiani iniziano a scontrarsi con i primi effetti collaterali del conflitto: il prezzo della carne è aumentato di oltre il 60%. Tra le possibili soluzioni si parla di «aumentare la “produzione” di bovini»; la terminologia in stile “industriale” non mi sembra accurata, ma rende l’idea. Bisogna però capire quanto sia praticabile in tempi brevi. Le alternative sono: l’importazione, calmierare i prezzi e il classico “tirare la cinghia”.
Sull’altopiano carsico è ripresa l’offensiva italiana, ma si procede a tentoni.
Chi invece avanza spedito è l’esercito austro-tedesco in Galizia: il 30 giugno viene superata la linea sull’Hnyla Lypa. La ritirata russa ha conseguenze anche a Pietrogrado, voci insistenti parlano di un imminente rimpasto di Governo.
La situazione sembra sbloccarsi nei Dardanelli: gli Alleati hanno respinto un contrattacco turco e si sono impossessati di sei trincee nemiche. La battaglia di Gully Ravine ha fruttato un paio di colline e un miglioramento delle posizioni. Già, ma è costata cara, le perdite sono elevate: nel mese di giugno i soli britannici hanno perso 42.000 uomini.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I tedeschi rivendicano 150.650 prigionieri a giugno.
- Italia: il conto del Tesoro ammonta a 6 miliardi di entrate e 3,8 di uscite.
- Cambiamenti nel Gabinetto russo.
- Risolta la controversia dei minatori gallesi.
Fronte occidentale
- I tedeschi falliscono nell’attaccare Bagatelle (Argonne) e Metzeral.
Fronte orientale
- I tedeschi attraversano la linea Hnyla Lypa.
- Gli austro tedeschi avanzano da Tomaszów.
Fronte italiano
- Dopo breve sospensione è ripresa la lotta sull'altopiano carsico.
Fronte asiatico ed egiziano
- Dardanelli: I francesi prendono sei linee delle trincee tedesche. Il Generale Gourand viene ferito; gli succede il Generale Bailloud.
- Si chiude la sanguinosa battaglia di Gully Ravine. Gli Alleati avanzano, ma con gravi perdite e senza poter conseguire un successo decisivo.
- Si annunciano le perdite Alleate nella penisola di Gallipoli: i soli britannici alla fine di giugno contano 42.000 fra morti e dispersi, feriti e prigionieri.
Dal fronte
Comando Supremo, 30 giugno 1915.
Le condizioni atmosferiche, che da qualche giorno persistono sfavorevoli, hanno imposto ed impongono tuttora alle nostre truppe una nuova prova di resistenza, che esse superano con imperturbabile tenacia.
Nella parte montuosa del teatro di operazione, la nebbia è stata causa di rallentamento nell'azione delle artiglierie e, per contro, permette all'avversario di dare maggior impulso ai lavori di rafforzamento, che noi, per altro, disturbiamo con azioni di piccoli reparti.
Si sono avuti scontri a noi favorevoli in Val Chiese tra Castello e Condino, a Porta Manazzo in Val d'Assa ed anche duelli d'artiglierie in qualche punto lungo la cresta delle Alpi Carniche.
Sulla fronte dell'Isonzo un attacco notturno, condotto dall'avversario con fanteria e mitragliatrici, e sostenuto anche dal fuoco di artiglieria, contro le nostre posizioni ad est di Plava, venne completamente respinto. Uguale sorte subì altro attacco nemico parimenti notturno, contro la posizione di Castelnuovo sull'altopiano di Sagrado.
Firmato: CADORNA