20 Settembre, 1914

L'Italia preoccupa Vienna

Il 20 settembre non è una data qualsiasi in Italia. Nel 1914 si festeggiava ancora la “Presa di Roma” del 1870. Per la vie della capitale si moltiplicano le manifestazioni irredentiste e interventiste al fianco dell’Intesa. Ovunque si può leggere o ascoltare un esplicito «Viva Trieste italiana». Il Governo non può far altro se non lasciar correre e prendere atto della situazione. Del resto la maggioranza dei socialisti e dei giolittiani è ancora neutralista, così come una larga fetta dei cattolici.
Le tendenze antiaustriache però non passano inosservate a Vienna. L’Impero asburgico è preoccupato, non si può permettere un altro nemico; non in questo momento. Negli ambienti più informati si vocifera di una possibile università italiana a Trieste, o di trattamenti di favore per le migliaia di italiani residenti nell’Impero. Non può bastare.
Dall’altra parte del mondo il Presidente americano Wilson si rassegna: finché la situazione non cambierà è impossibile parlare di pace. Da quell’orecchio Gran Bretagna e Germania non ci sentono.


Sul fronte occidentale i tedeschi martellano Landrecies e conquistano Saint Mihiel; i francesi si difendono bene a Verdun.
Anche a oriente cambia poco: i russi abbandonano Augustowo, ma la Germania deve interrompere l’assedio a Osowiec.
Calma piatta nei Balcani; lì tutti devono riprender fiato.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Nuove dimostrazioni irredentiste e interventiste a Roma. Un decreto reale aumenta i sussidi giornalieri alle famiglie dei richiamati bisognosi. 
  • Un comunicato del Consiglio federale svizzero annuncia che le potenze belligeranti e l'Italia si sono impegnate a rispettare la neutralità della Svizzera
  • La sottoscrizione del primo prestito di guerra tedesco ha fruttato 4 miliardi e 389 milioni di marchi.  

Fronte occidentale

  • I francesi difendono Verdun, i tedeschi conquistano Saint Mihiel.
  • La città di Landrecies è metodicamente colpita dalla artiglieria e fanteria tedesca.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: i russi abbandonano Augustowo;  i tedeschi lasciano l’assedio di Osowiec.

Fronte meridionale

  • Relativa calma nel teatro balcanico; fa eccezione il fronte della Drina.

 Fronte d’oltremare

  • Truppe tedesche invadono il territorio dell'Unione sud-africana
  • Battaglia di Zanzibar, vittoria navale tedesca. La nave da guerra inglese H.M.S. “Pegasus”, che aveva bombardato Dar-es-Salam, è affondata dall’incrociatore tedesco "Königsberg".

Parole d'epoca

Anonimo

Lettera a Sua Maestà Vittorio Emanuele III

Illmo Sign. Maestà,
Si ricordi sig. Maestà, che appena l'Italia dichiarerà guerra alla francia, dopo pochi giorni lei sarà ucciso.
É inutile che si circondi, sempre, in tutti i momenti, anche di notte di guardie,poiché sarebbe un problema per farle capire come si fa peruccidere un capo d'una Nazione.
Caro igno Maestà, mi sono permesso di dirle per mezzo di questa lettera, che lei sarà ucciso da qui a giorni dopo che è stata dichiarata la guerra fra l'Italia e la Francia, perché, prima di tutto è un impostore, poi perché è un vigliacco per questa ragione: "Perché ha aspettato proprio di dichiarare guerra alla Francia ‹in› ‹qu›esto momento,anche che qua‹si› tutte le nazioni stanno co‹nt›ro di essa ecc.
Dunque se ancora non le sembra chiare quel che le ò detto, le ripeto nuovamente che quando sarà stata dichiarata la guerra, fra l'Italia e la Francia, lei pochi giorno dopo sarà ucciso, forse anche prima. Dunque credo proprio di essermi bene spiegato, e che lei signor Maestà abbia compreso ben tutto.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori