18 Ottobre, 1914

Paranoie di guerra

Il Regno Unito è preda di crisi paranoiche; la Germania affolla le peggiori fantasie britanniche e i residenti di origine tedesca ne sperimentano le conseguenze. Le notizie in arrivo sono quantomeno bizzarre: a Londra una tipografia è stata sequestrata perché il tetto «era abbastanza spesso da ospitare una batteria di cannoni, teoricamente in grado di dominare la capitale»; stessa sorte per un’officina di Edimburgo, colpevole di avere fondamenta troppo robuste e quindi sospette.
Nel mirino finisce anche Arthur Schuster, 63 anni, esimio professore universitario, fisico e matematico tra i più brillanti. Sì, è nato a Francoforte, ma è di passaporto inglese; alcuni familiari, i nipoti per esempio, hanno servito nell’esercito britannico. Non basta, il sospetto è più forte. Nel suo appartamento sarebbe stato trovato un dispositivo radiotelegrafico; a nessuno viene in mente che possa essere legato alle sue ricerche. No, lui e il fratello vengono costretti a rilasciare una dichiarazione di lealtà all’Impero. Tutto sommato se la cava con poco. Dal 1920 diventerà “Sir” Arthur Schuster; bella rivincita.


Al fronte i tedeschi devono trovare un modo per gestire chi abita nelle regioni occupate. Il 18 ottobre viene stampato “Le moniteur de Guise”, pensato per divulgare alla popolazione civile gli ordini dell’Alto Comando in francese.
Sull’Yser si combatte da Lombartzyde fino a Keiem; gli Alleati reggono all’impatto, ma Roeselare è persa.
Dal mare la flotta britannica tiene d’occhio la battaglia e, quando può, batte un colpo, magari di più: i bombardamenti complicano la vita ai tedeschi, Ostenda è la più colpita.
I russi pianificano la grande controffensiva in Polonia; gli austro-tedeschi hanno esaurito l’inerzia e vanno attaccati al più presto.

Novità di rilievo anche in Italia: Benito Mussolini ha completato la sua prima metamorfosi politica. Il Direttore de L’Avanti firma un articolo dove incita i socialisti e il Governo ad abbandonare la «neutralità assoluta». Per spiegare il suo nuovo punto di vista è costretto a una forzatura, ovvio, ma riesce anche a fornire una logica plausibile: «Se l’intervento italiano comportasse una rapida soluzione del conflitto, chi si opporrebbe?».
L’immobilismo politico è visto come un ostacolo alla fine delle sofferenze europee. Aiutato dal clima generale, quello del «sacro egoismo», appena invocato da Salandra in un discorso al Ministero degli esteri, Mussolini riesce ad arrampicarsi su questo particolare specchio.
Il “sacro egoismo”. Un autogol, questo sarà. Perché quella frase è destinata a far danni e ad alimentare i sospetti di imperialismo italiano, lo scetticismo Alleato nei nostri confronti. Pubblicizzare quel concetto, puntare i riflettori solo sul carattere nazionale della nostra guerra, fu un’ingenuità inverosimile. E lo pagheremo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In Italia Benito Mussolini pubblica su "L'Avanti" l'articolo "Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva e operante" nel quale prospetta anche l'eventualità di un ingresso dell'Italia in guerra con l'Intesa.
  • L'on. Salandra, ricevendo i funzionari del Ministero degli esteri, di cui ha assunto l’interim, pronuncia un discorso del quale rimane famosa, ma male interpretata, la frase del “sacro egoismo per l'Italia”.

Fronte occidentale

  • A Guise viene creato “Le Moniteur”, per portare a conoscenza delle popolazioni occupate gli ordini tedeschi.
  • L’Yser viene difeso dai belgi contro i tedeschi: scontri da Lombartzyde fino a Keiem.
  • Roeselare viene occupata dai tedeschi dopo tre giorni di battaglie feroci.
  • Costa belga: i britannici, agli ordini dell’Ammiraglio Hood, monitorano gli aiuti alle forze belga nella battaglia dell'Yser.
  • Primo bombardamento di Ostenda dalle navi da guerra inglesi.

 Fronte orientale

  • Galizia: inizio di un disperato, ma vano, tentativo degli austro-ungarici di attraversare il San.
  • L’esercito tedesco ha esaurito la propria spinta su Varsavia. I russi pianificano una controffensiva.

Operazioni navali

  • La grande flotta inglese si ritira da Scapa Flow verso l’ovest della Scozia.
  • La sconfitta del sottomarino inglese “E-3” viene annunciata dal telegrafo tedesco.
  • L’incrociatore leggero giapponese “Takachico” viene affondato da cacciatorpediniere tedesco al largo di Tsingtao.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori