27 Novembre, 1914

Washington parla, nessuno l'ascolta

Gli Stati Uniti non apprezzano l’andamento della guerra: il diritto internazionale viene troppo spesso ignorato. Il Presidente Wilson vuole l’America al centro delle politiche globali, apre tutti i canali ufficiali e fa la voce grossa con i diplomatici degli Stati belligeranti: i bombardamenti su città aperte, non occupate, né fortificate, sono inaccettabili, devono finire. Wilson si assicura di far trasparire tutta la sua disapprovazione.
Sì, ma Washington è abbastanza lontana dal fronte; gli Stati Uniti son troppo giovani e isolazionisti per esser considerati un punto di riferimento.
Il 27 novembre Reims e la sua cattedrale vengono bombardate, ancora una volta; cosa fosse rimasto da colpire proprio non lo so. La stessa sorte tocca ad Arras e a tanti altri centri abitati nei pressi del fronte; tedeschi o Alleati non fa differenza. No, qualcosa non ha funzionato, l’appello americano è giunto in Europa soffuso, o comunque è stato recepito solo come un fastidioso brusio.
Persino il fronte orientale è meno propositivo del solito: l’iniziativa resta in mano ai russi, ma la notizia del giorno è la promozione a Feldmaresciallo del Generale Hindenburg.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Stati Uniti: il Presidente Wilson condanna i bombardamenti su città non fortificate.
  • Il Generale tedesco von Hindenburg viene promosso Feldmaresciallo.

Fronte occidentale

  • La città e la cattedrale di Reims vengono nuovamente bombardate.

Fronte orientale

  • I russi provano a muovere nella Prussia orientale verso Königsberg, aggirando la regione dei laghi Masuri.

Parole d'epoca

Angelo Paoli - Budapest

Scritture di guerra

[...] Il pensare che a casa aveva tutto quello che mi occoreva da mangiare da bere vestito framezzo alla mia famiglia il cuore mi si spezza d'angoscia pazienza

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori