Il Vaticano contatta Washington
Il 3 settembre la Chiesa cattolica prova a riaprire il discorso pacifista: il Cardinale Gibbons viene ricevuto dal Presidente americano, a cui consegna una lettera del Pontefice. Cosa ci sia scritto di preciso resta segreto, ma l’autorità ecclesiastica rilascia dichiarazioni ottimistiche: «Il mio colloquio con Wilson fu molto soddisfacente […] passammo in rassegna l’intera situazione e, secondo me, la diminuita tensione tra gli Stati Uniti e la Germania pone l’America in posizione vantaggiosa per offrire i suoi servizi nel senso di mettere fine al conflitto europeo».
Berlino e Vienna devono decidere cosa fare della Polonia russa: per ora verrà governata dal Generale prussiano von Beseler. Al fronte le armate zariste abbozzano una resistenza, riescono persino a rientrare a Hrodna, ma non dura, ne vengono scacciate in breve. Altri contrattacchi russi si registrano sulla Vilia, l’odierno Neris, e in Galizia, dove sembrano reggere le linee tra il Dnestr e le paludi del Pripyat.
Anche gli italiani si muovono, piano, ma si muovono: i risultati sul Monte Cristallo sono però modesti ed estenuanti.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Cardinale americano Gibbons presenta al Presidente Wilson un messaggio del Papa riguardante il ristabilimento della pace.
- La Romania proibisce l’esportazione dei cereali.
- Il Generale von Beseler viene nominato Governatore Generale della ex Polonia russa.
Fronte italiano
- Lenti e faticosi progressi nella zona del Monte Cristallo (Dolomiti ampezzane).
Fronte orientale
- I russi contrattaccano vittoriosamente sulla Vilia (l’odierno Nerus, Lituania) e in Galizia, dove tengono la linea tra il Dnestr e le paludi di Pripyat.
- I tedeschi forzano la linea russa sulla riva orientale del fiume Dvina (Daugava).
- Le truppe russe rientrano a Grodno (Hrodna), ma ne vengono ricacciate via.
- Gli austro-ungarici raggiungono la sponda destra del Sereth.
Fronte d’oltremare
- La fanteria britannica causa gravi perdite alle truppe coloniali tedesche vicino Maktan (Africa tedesca orientale).
Multimedia
Teatri di Guerra, Monte Cristallo
L'App "Teatri di Guerra" è un progetto di realtà aumentata, con immagini, video e testimonianze originali.
DAL FRONTE
Nell' Alta Rienz l' avversario tentò ancora una volta l' attacco della nostra posizione di Monte Piana, ma fu respinto con gravi perdite.
Nella zona di Paralba (alto Piave) il nemico occupava l' aspro massiccio di monte Chiadenis e di monte Avanza tra la valle di Sesis (Piave) e il Rio di Feons (Degano). Tra le nostre truppe dell' Alto Piave e quelle di Val Degano fu combinata una serie di operazioni intese a scacciare l' avversario da quella importante posizione. L' azione, abilmente preparata e condotta con ardimento e tenacia valse ad assicurarci il possesso di tutto il massiccio, nonostante le vive parziali resistenze dell' avversario che dovette essere snidato di vetta in vetta e infine dalle due erte guglie del Chiadenis sulle quali si era, con piccoli reparti, fortemente trincerato. La sera del 1 settembre ingenti nuclei di truppe nemiche, con l' aiuto di riflettori, tentarono l' attacco delle perdute posizioni, ma furono completamente respinti.
Sul Carso nella zona dei Sei Busi l' abile manovra d' un nostro reparto ci fruttò l' occupazione quasi senza contrasto di alcune trincee nemiche. Un nostro velivolo bombardò con efficacia accampamenti nemici lungo la strada Kostanjevica-Vojscica.
Firmato: CADORNA