2 Ottobre, 1915

La Bulgaria scopre le carte

Alla neutralità armata bulgara non crede più nessuno. I Governi dell’Intesa avrebbero spedito una nota d’avvertimento a Sofia, ma non siamo ancora a un ultimatum vero e proprio.
Da Londra Sir Edward Grey, Ministro degli esteri britannico, commenta le notizie in arrivo dai balcani: «È una situazione di estrema gravità». Per avvalorare la tesi propone un parallelo azzeccato: Sofia sta ripercorrendo le stesse orme della Turchia; questo è un film già visto. Ha ragione. Soprattutto perché ufficiali tedeschi sono già arrivati in Bulgaria, saranno un supporto all’esercito dello Zar Ferdinando. Proprio come a Costantinopoli.

Il 2 ottobre le truppe bulgare si muovono: prendono posizione lungo i confini con la Serbia e con la Grecia; una parte va a coprire la costa del Mar Nero, in caso di sbarco Alleato.
Il Governo di Sofia ha trovato l’accordo con gli Imperi Centrali, ora c’è una data: sarà guerra entro il 15 del mese.

Davide Sartori 

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Accordo fra la Bulgaria e le Potenze Centrali per entrare in guerra il 15 ottobre.
  • Discorso di Sir Edward Grey sui Balcani: “Una situazione di estrema gravità”.

Fronte occidentale

  • La flotta inglese e l’artiglieria belga bombardano Westende.

Fronte orientale

  • I russi riescono a paralizzare l’offensiva austro-tedesca, che sembra anche esausta di forze.

Fronte meridionale

  • Si annunciano movimenti delle truppe bulgare verso le frontiere serba e greca. Ufficiali tedeschi e austro-ungarici sono arrivati in Bulgaria per prendere parte al Comando dell'esercito bulgaro.

Parole d'epoca

Sir Edward Grey, Ministro degli esteri britannico

Una situazione di estrema gravità

My official information from the Bulgarian Government is that they have taken up a position of armed neutrality to defend their rights and independence, and that they have no aggressive intentions whatever against Bulgaria's neighbours.

It would, perhaps, be well that I should, with the leave of the House, explain quite shortly our view of the Balkan situation. Not only is there no hostility in this country to Bulgaria, but there is traditionally a warm feeling of sympathy for the Bulgarian people.

As long, therefore, as Bulgaria does not aide with the enemies of Great Britain and her Allies, there can be no question of 732 British influence or forces being used in a sense hostile to Bulgarian interests; and, as long as the Bulgarian attitude is unaggressive, there should be no disturbance of friendly relations.

If, on the other hand, the Bulgarian mobilisation were the result in Bulgaria assuming an aggressive attitude on the side of our enemies, we are prepared to give to our friends in the Balkans all the support in our power, in the manner that would be most welcome to them, in concert with our Allies, without reserve and without qualification.

We are, of course, in consultation with our Allies on the situation, and I believe that the view that I express is theirs also.

Our policy has been to secure agreement between the Balkan States, which would assure to each of them, not only independence, but a brilliant future, based as a general principle on the territorial and political union of kindred nationalities. To secure this agreement we have recognised that the legitimate aspirations of all Balkan States must find satisfaction.

The policy of Germany, on the other hand, has been to create for her own purposes disunion and war between the Balkan States. She first made use of Austria-Hungary to precipitate a European war, with the result that that Empire is now completely subordinated to Germany and dependent upon her.

Turkey, whose interests would have been preserved by remaining neutral, was gratuitously forced by Germany into this War, and, having been used, is now being subordinated and made dependent upon Germany, in order to realise the German aspiration of German influence from Berlin to Bagdad.

In the same way, it would naturally be Germany's policy to use any Balkan State she could influence to further this plan, with the inevitable result that that State would eventually be subordinated to her; and, though territorial gains might be promised, it would lose real independence.

This is directly contrary to the policy of the Allies, which is to further the national aspirations of the Balkan States without sacrificing the independence of any of them.

DAL FRONTE

Lungo tutta la fronte dell' Isonzo, dal Monte Rombon al Carso, il nemico fece ieri grande sperpero di fuochi d' artiglieria e di fucileria; in qualche punto con tanta precipitazione, che colpi assai corti di lontane batterie furono visti cadere sulle trincee austriache più avanzate.
Le fanterie, però, in nessun punto della fronte pronunciarono attacchi: solo sulle falde del Rombon nuclei nemici tentarono di avvicinarsi alle nostre linee: ma con colpi bene aggiustati furono prontamente respinti.
Un velivolo nemico lanciò ieri qualche bomba nei dintorni della stazione ferroviaria di Cervignano, ferendo due cittadini.
Altri due velivoli tentarono incursioni contro le nostre posizioni sul Carso; ma furono ricacciati dal fuoco dei nostri posti antiaerei.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori