Sale la pressione a Bucarest
A Bucarest il Premier Brătianu ha un problema: lui continua a mantenere la rotta neutralista, ma la grande maggioranza dei Generali rumeni si dichiara favorevole all’intervento pro-Intesa. Avere contro l’esercito non è mai una buona cosa, ma se ai militari si aggiunge una rumorosa fetta di opinione pubblica, i guai rischiano di sbucare dietro a ogni angolo. Le manifestazioni interventiste creano scompiglio, i tafferugli sono all’ordine del giorno. A guidarle c’è sempre Filipescu, leader conservatore e nazionalista, ex Ministro della Guerra.
L’atmosfera rumena ricorda molto quella italiana, ma Brătianu non ha tutti i torti: non è un gran momento per entrare nel conflitto. I russi si stanno riprendendo in Galizia, ma restano ben lontani dalle posizioni della scorsa primavera; i serbi poi sono quasi al capolinea: il 30 ottobre gli austro-tedeschi conquistano Kragujevac, con tutto l’arsenale, Visegrad e Valjevo; i bulgari minacciano Niš sempre più da vicino; e non sarà certo la vittoria anglo-francese a Krivolak a salvare capra e cavoli.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Nelle zone occupate dai tedeschi, tutti gli uomini tra i 18 e i 48 anni devono presentarsi all'esercito tedesco il primo e il terzo lunedì del mese per il riconoscimento.
- La grande maggioranza dei Generali romeni si dichiarano a favore della guerra contro gli Imperi centrali.
- Il Conte Metternich viene nominato Ambasciatore tedesco a Costantinopoli.
- Ultima riunione della Commissione inglese per I Dardanelli.
Fronte occidentale
- I tedeschi riprendono Butte-de-Tahure (Champagne).
- Attacco tedesco in Artois, con qualche occupazione di trincee nella regione Neuville-Saint-Vaast.
Fronte orientale
- I russi hanno successo vicino Tarnopol (Ternopil', Galizia); rivendicano 8.000 prigionieri, i tedeschi ne rivendicano 3.000.
- I russi occupano Kowel, abbandonata dai tedeschi.
Fronte italiano
- Gli italiani progrediscono sul Podgora ed espugnano un trincerone sul San Michele, facendo più di 400 prigionieri.
Fronte meridionale
- Gli austro-tedeschi conquistano Kragujevac.
- I bulgari minacciano Niš e si congiungono con i tedeschi a Brza-Palanka. Gli austro-ungarici occupano Visegrad e Valjevo.
- I britannici vanno in supporto ai francesi a Gevgeli, respingendo in seguito i bulgari a Krivolak (fiume Vardar).
Fronte d’oltremare
- Le truppe nigeriane e della Costa d’oro hanno successo in Cameroon sotto il commando del Colonnello Mayer.
- Comincia il terzo attacco alleato a Mora (Cameroon).
DAL FRONTE
La resistenza nemica sul Col di Lana nell' Alto Cordevole va cedendo ai reiterati colpi della nostra vigorosa offensiva.
Il mattino del 28 le nostre truppe attaccarono alla sommità del costone di Salesei (2200 metri) il caposaldo della difesa nemica, consistente in una ridotta e in più ordini di trinceramenti attigui. Sconvolte dall' artiglieria le linee di difesa nemica, le nostre fanterie irruppero alla baionetta e le conquistarono prendendovi prigionieri 277 cacciatori dell' imperatore (Kaiserjagers) dei quali 9 ufficiali, 9 mitragliatrici e molto materiale di guerra.
Nella zona del Monte Nero il nemico rinnovò nella notte sul 29 l' attacco delle nostre linee sul Vodil, riuscendo, dopo aspra lotta, ad espugnarle in parte, ma il mattino successivo i nostri alpini con violento contrattacco riconquistarono le perdute trincee, prendendovi 57 prigionieri, dei quali un ufficiale.
Anche nel settore di Zagora il nemico, che tentava di ricacciarci, fu falciato dai tiri precisi e celeri delle nostre artiglierie.
Continuano i faticosi progressi delle nostre truppe sulle alture di Podgora, nonostante l' accanita resistenza dell' avversario, il potente concentramento del suo fuoco di artiglieria ed il largo uso di bombe asfissianti.
Sul Carso fu espugnato un altro trincerone nella zona di Monte San Michele e presi 76 prigionieri, dei quali 2 ufficiali. Al centro furono occupate piccole trincee e mantenuti i progressi fatti contro numerosi e violenti contrattacchi dell' avversario. È nuovamente segnalato intenso movimento di treni sulla linea Trieste-Nabresina.
Firmato: CADORNA