La seconda spallata di Cadorna
Il 10 ottobre la seconda spallata “cadorniana” cozza contro le linee asburgiche: dopo una pausa di circa tre settimane inizia l’ottava battaglia dell’Isonzo. «Il Monte Santo, il San Gabriele e tutte le alture carsiche, dolci colline in tempo di pace, sono ora ripostigli d’arme e d’armate, prepotenti sentinelle, implacabili centri di combattimento. Bisognerà trasformare i monti in altrettanti cimiteri e seminare la strage ovunque, senza riguardo, senza pietà». Finito il consueto bombardamento, lo slancio della fanteria italiana riesce a espugnare la Quota 208 e discrete porzioni della prima linea austro-ungarica; Novavilla viene occupata; circa 5.000 i prigionieri catturati. Gli Italiani riescono anche ad ampliare il recentissimo successo sul Pasubio, respingendo i contrattacchi asburgici e “ripulendo” la zona del Cosmagnon.
Sul fronte occidentale gli Alleati mantengono l’iniziativa nella battaglia della Somme. Le ultime mischie furiose fruttano qualche ulteriore progresso a nord e a sud del fiume, attorno a Le Sars e a Chaulnes.
Nei Balcani l’offensiva di Sarrail prosegue lenta, molto lenta, ma tutto sommato abbastanza costante, sia lungo il Crna, sia verso lo Struma.
Londra e Parigi però sentono di poter far meglio, vogliono “salutare” a modo loro il nuovo Governo greco: ad Atene è in arrivo un’ulteriore nota Alleata. Il semi-ultimatum chiede la resa e la consegna della flotta ellenica e il controllo sulle ferrovie e i porti del Pireo e Salamina.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Perentoria Nota Alleata alla Grecia: chiesta la resa della flotta greca e il controllo su ferrovie e i porti del Pireo e di Salamina.
Fronte occidentale
- A sud della Somme i francesi avanzano su un fronte di circa 5 km. e prendono tutti gli obiettivi: Bois de Chaulnes, Ablaincourt e 1.400 prigionieri.
Fronte italiano
- Gli italiani, dopo l'intenso bombardamento sul Carso, espugnano quasi tutta la prima linea di trinceramenti davanti al settore tra il Frigido e la Quota 208; occupate Novavilla e le alture circostanti, oltre 5.000 i prigionieri.
- Gli italiani ripuliscono l’intero altopiano del Monte Cosmagnon.
- Fronte trentino: gli austro-ungarici ripiegano dal Monte Pasubio.
Fronte meridionale
- Continua l’avanzata austro-tedesca in Transilvania.
- Rumeni fermi sul passo di Predeal (sud di Braşov).
- I serbi guadagnano terreno a Brod (fronte del Crna).
- Fronte dello Struma: tagliata la ferrovia di Serres dai britannici, i bulgari si ritirano verso le colline.
Fronte asiatico ed egiziano
- Lo sceicco Ahmed es Senussi lascia l’oasi di Bahariya per Siwa.
Parole d'epoca
Primo soccorso
di Angelo Mariani soldato, portaferiti brigata Como
Il Tenente Mosca... guarda le ore: poi sussurrare al collega: amico mio: siamo ormai vicini alla frittata... sono le 2 e 18 (lo ricordo benissimo) per noi è stato come cadere dalle nuvole, irrigidimento dai nervi: Grande movimento del Sangue e vi si sentiva in corpo. Delle grida vi si sentono di sopra: ahime! L'ora è suonata: chi vivrà [camperà]. Armi alla mano ragazzi andiamo a compiere il nostro destino: Coraggio! Con la morte addosso si leviamo in piedi e il 1° plotone inizia la partenza: così sino al 4° all'aperto una viva impressione ci fece il gran fumo che vi era per lo spazio: quasi ci dava la parvenza di una vera nottata grigia. A due, a due, si percorre il 100io di mt. che ci separa dalla 1° linea: e in pochi minuti la 3à comp.a è radunata in trincea: così fanno tutti gli altri. Intanto il generale: ci consiglia il modo di fare: e il punto di prendere. Così appena scoccano le 2 1/3 precise tutti scavalliano la trincea, gridando a squarcia gola “Savoia! Savoia”... mancano ancora pochi passi al nostro reticolato, quando comincio vedere i primi effetti: due feriti gemono li soccorro: uno ha forato un dito, l'altro forato una coscia; ritorno in trincea: pochi secondi dopo ne ho una 30à in verità sudavo sangue a medicare tutti quei feriti.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Sul Pasubio, dopo conveniente preparazione delle artiglierie, nostri reparti assalirono ed espugnarono trinceramenti nemici nella zona di Cosmagnon e delle Sette Croci. Presero 176 Kaiserjäger prigionieri, dei quali 6 ufficiali, una mitragliatrice. In Valle Travignolo, dopo azioni dimostrative sulle pendici di Cima Bocche, l' avversario attaccò in grandi forze le nostre posizioni sulla seconda cima del Colbricon. Fu ributtato con gravi perdite ed inseguito dai tiri efficaci delle nostre artiglierie. Anche sulle pendici occidentali del Sief un tentativo nemico contro le nostre linee avanzate fu nettamente respinto. Lungo la fronte Giulia crescente attività delle opposte artiglierie. Quella nemica tirò anche su Gorizia con danni agli edifici e qualche vittima nella popolazione. In piccoli scontri sul Carso prendemmo 43 prigionieri. Velivoli nemici rinnovarono ieri sera incursioni sul Basso Isonzo lanciando numerose bombe sulla laguna di Grado e su altre località delle retrovie: tre morti, alcuni feriti e qualche danno. Una nostra squadriglia bombardò le posizioni nemiche di Col Santo a nord del Pasubio. Respingendo vivaci attacchi aerei i nostri velivoli fecero ritorno ai propri campi.
Albania: Un nostro distaccamento occupò ieri Klisura, a sudest di Terpeleni (Tepeleni), sulla Vojussa. La notte sul 9 velivoli nemici volarono più volte su Valona lanciando bombe. Nè vittime nè danni.
Firmato: CADORNA