Il Principe Hohenlohe Primo ministro
Gli strilloni eccitano il proprio pubblico, circondati da una folla curiosa, in spasmodica attesa di notizie. Sui giornali del 22 ottobre, la notizia più chiacchierata è l’omicidio del Premier austriaco Karl von Stürgkh. Ricostruzioni, analisi, previsioni; fiumi d’inchiostro dissetano i lettori.
A sorprendere e lasciar basita l’opinione pubblica è soprattutto l’assassino: Friedrich Adler è un intellettuale, un benestante, non un disperato, uno scappato di casa, né un anarchico, né uno squilibrato. Questo può far intuire quale sia la reale situazione interna dell’Impero Austro-Ungarico, il suo tormentato stato d’animo. In precario equilibrio tra una dozzina di nazionalità diverse e divergenti, la guerra ha gettato il Paese in un profondo turbamento; le passioni ribollono, i dissensi casalinghi rischiano di dilaniare Vienna, di tracciare un futuro fosco.
A prendere il posto di Stürgkh è Il Principe Hohenlohe, una nostra vecchia conoscenza, non troppo buona. La nomina a Presidente del Consiglio è però provvisoria.
Sul fronte orientale gli austro-tedeschi e i russi continuano a darsele per chilometri, ma i combattimenti si intensificano nella regione di Halych, per le alture alla confluenza dell’Hnyla Lypa e del Narajvka.
Tanto nel teatro balcanico quanto su quello rumeno nuovi reparti tedeschi rafforzano i bulgari. Bucarest, logorata in Transilvania e malmenata da tre giorni in Dobrugia, ordina l’evacuazione di Costanza, il suo principale porto sul Mar Nero.
I quotidiani dell’Intesa non si scoraggiano: «L’offensiva degli Imperi-centrali è stata preparata con gran cura. Ma riusciranno a spingere le operazioni sino in fondo? Fortunatamente no. La Romania è una noce più dura da schiacciare della Serbia».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Principe Hohenlohe è provvisoriamente incaricato della Presidenza del Consiglio dei ministri austriaca.
Fronte occidentale
- I francesi si spostano a ovest di Sailly-Saillisel.
- Regione della Somme: nuovi successi anglo-francesi verso Chaulnes e Bapaume.
- Raid aereo a Sheerness, nessun danno.
Fronte orientale
- Duri scontri a nord di Halych (Galizia) per le alture sul fiume.
Fronte meridionale
- Comincia l’evacuazione rumena di Costanza.
- I bulgari vengono rafforzati dai tedeschi; il contrattacco nell’ansa del Crna è respinto dai serbi, che conquistano alcune trincee.
Fronte asiatico ed egiziano
- Si annuncia che, davanti all’avanzata delle truppe del nuovo Governo etiope, il deposto Imperatore Ligg Jassu è fuggito nel territorio del padre, Ras Mikael, che con le sue forze occupa Ankober.
- Finiscono le azioni all’oasi di Dakhla.
Fronte d’oltremare
- Le truppe portoghesi in Africa orientale, 12 km. a nord del fiume Rovuma, attaccano a Nakalala; i tedeschi si ritirano lasciando indietro munizioni.
Parole d'epoca
Colpito alla gamba e alla schiena
di Antonio Santo Quintino Preite, 47° reggimento fanteria, brigata Ferrara, Caporale, poi sergente
Arrivammo ad un paese chiamato Sarzana, in provincia di Genova, e qui ci fecero scendere più di ottanta feriti. Appena che ci scendevamo a terra ci facevano prendere posto su automobili. Qui c’erano tante signore e signorine della Croce Rossa che ce ne offrirono dei ristori, latte, caffè, cioccolate e tante altre cose. Però un Capitano medico dava l’ordine a dove ogni ferito dovevano trasportarlo. Io fui assegnato all’ospedale di riserva, sezione Civile, dove erano ricoverati altri 182 feriti. Qui fui nuovamente medicato e mi assegnarono al letto n.18. A quest’ospedale si stava benissimo, che un mondo di signorine volontariamente arrivano a darci le migliori cure a tutti noi che eravamo stati feriti. A poco a poco incominciai a fare amicizia con vari feriti, che al giorno ci divertivamo dentro ad un grande giardino, ed ognuno di noi poteva comprarsi qualche cosa di ciò che ne aveva il bisogno, ed i giorni li passavamo contenti.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Piogge e abbondanti nevicate limitarono ieri le operazioni ad attività di artiglierie e piccole azioni di pattuglie. Le nostre truppe attesero con la consueta alacrità ai lavori di rafforzamento.
Firmato: CADORNA