20 Febbraio, 1917

Pacifismo e interventismo: carte mischiate

Proclami ne sono stati fatti tanti, soprattutto per accaparrarsi il consenso nei Paesi per così dire “incompiuti”. La Polonia è l’esempio più banale, ma l’Austria-Ungheria ha promesso anche l’autonomia albanese. Questione interessante. Ora, non per essere pignoli, ma l’indipendenza albanese sarebbe stata già garantita dalla Conferenza di Londra del 1913 e, particolare non secondario, “indipendenza” vince facile su “autonomina”. Questa è anche la risposta pubblicata da importanti personalità locali, di evidente orientamento filo-Intesa, con una pungente considerazione finale: «Non si può aver fiducia nelle promesse austriache, lo sanno bene i popoli assoggettati al dominio asburgico».
Resta apertissimo il fronte politico americano, dove il Presidente Wilson è pronto a chiedere al Congresso i mezzi, soprattutto finanziari, ma non solo, per affrontare in sicurezza il futuro. E qui la partita si fa intrigante. Già, perché secondo il Matin«Tre quarti dei repubblicani sono ora sostenitori di Wilson, ma una parte dei democratici è passata all’opposizione». Anche a Washington le divisioni non sono più quelle classiche, ma pacifisti contro interventisti; la guerra ha mischiato le carte.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Presidente Wilson chiede poteri al Congresso “per rafforzare gli obblighi imposti dalie leggi delle nazioni e gli statuti americani”.
  • In un affollato comizio al teatro Lirico di Milano è consegnata al Ministro socialista belga Vandervelde e ai delegati degli operai belgi Gaspar e Volkaert la risposta di due milioni di operai italiani all’appello contro l’oppressione e le crudeltà dei tedeschi.
  • Molti notabili albanesi pubblicano una protesta contro il proclama del Governo asburgico, promettente l’autonomia all'Albania, dichiarando che la Conferenza di Londra ha proclamato l'indipendenza dell'Albania e che, quanto alle promesse dell'Austria-Ungheria, le nazionalità soggette al dominio asburgico ben ne conoscono il valore.

Fronte asiatico ed egiziano

  • A Nekhel e Hasna (fra Suez e Akaba) due piccoli avamposti turchi vengono colti di sorpresa e attaccati dai britannici.

Parole d'epoca

Voglio un consiglio preciso

di Sisto Monti Buzzetti militare, 60° reggimento fanteria, brigata Calabria

Miei cari, oggi ho ricevuto una vostra del 15 ed una cartolina del 16. Nella vostra lettera mi comunicate il vostro parere sulla mia domanda per l’aviazione. Ero sicuro di avere una tale risposta; ma non mi aspettavo per le frasi come quella che sia maggiore il pericolo nell’aviazione che in trincea. Perdonate se parlo così, ma solo chi non ha provato la trincea, solo chi non sa cosa è la trincea può parlare così. Ma non sapete che qui il pericolo continuo, opprimente, assillante e ci perseguita sempre continuamente, come il rimorso segue sempre il peccatore, come l’ombra segue sempre chi la fa? Non sapete che le sofferenze non finiscono mai? non sapete che se non fosse il nostro spirito di abnegazione che ci sorregge, se non fosse, non dico il coraggio, ma il continuo disprezzo temerario del pericolo, questa vita sarebbe impossibile, né si potrebbe sopportare così a lungo? E si sarebbe costretti a vivere sotto l’ombra del pericolo, nel pensiero assillante della morte e, prima ancora che la morte ci colpisse, si sarebbe compiuto lo sfacelo del nostro essere, rendendo l’uomo pazzo e cretino, morto prima di morire?

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

Sull' altopiano di Asiago la notte sul 19 un riparto nemico, irrompendo da gallerie scavate nella neve, penetrò in un nostro trinceramento nei pressi di Casera Zebio Pastorile. Dopo violenta mischia corpo a corpo fu ricacciato con sensibili perdite e lasciò alcuni prigionieri nelle nostre mani. La stazione di Tarvis fu ieri nuovamente fatta segno a nostri tiri efficaci. Sulla rimanente fronte lotta delle artiglierie, più intensa nella zona di Gorizia e sul Carso.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori