Rivincita wilsoniana
Buon umore alla Casa Bianca, per Wilson ci ottime notizie. La rivincita sui senatori ostruzionisti è fulminea e la serve su un piatto d’argento l’Attorney general, la più alta autorità giuridica d’America: «La Costituzione conferisce al Presidente poteri sufficienti per decidere l’armamento delle navi mercantili». Le riserve cadono, Wilson ha le mani libere e conta sulla impressionante maggioranza al Congresso per evitare polemiche; ora può decidere la neutralità armata a suo piacimento, la strada è libera da ostacoli.
A viaggiare spediti sono anche i britannici in Mesopotamia. Dalla presa di Kut al-Amara hanno percorso oltre centotrenta chilometri nella polvere del deserto, hanno superato le antiche rovine di Ctesifonte quasi senza sforzo e ora incalzano la precipitosa ritirata ottomana a circa venticinque chilometri da Baghdad. I turchi tremano: cedere Baghdad sarebbe come farsi azzannare alla giugulare, ma impedirlo sembra, se non impossibile, almeno improbabile.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- USA: l’Attorney general informa il Presidente Wilson che la costituzione gli conferisce poteri sufficienti per decidere l’armamento delle navi mercantili.
- La Corte Suprema statunitense decide in favore del proprietario inglese sul caso “Appam”.
- Il Governo conservatore svedese, messo in minoranza dall'opposizione, presenta le dimissioni al Re. Era considerato "germanofilo".
Fronte occidentale
- La linea britannica si estende dal sud della Somme alle vicinanze di Reims, il doppio rispetto all’anno precedente.
Fronte orientale
- Fallisce l’attacco notturno tedesco alle posizioni a sud di Brzeżany.
Fronte italiano
- Nel settore di Monte Sief (Alto Cordevole) gli Italiani, con una poderosa contromina, fanno saltare una mina preparata dagli austro-ungarici.
Fronte asiatico ed egiziano
- La cavalleria britannica avanza oltre Ctesifonte (sgombrata dai turchi) e arriva a meno di 25 km. a sud-est di Baghdad.
Parole d'epoca
Memoriale della Guerra
di Gabriele Ferrero
due mesi sono passati, il giorno 6 marzo arriva, ed io penzo al distacco, ma i penzieri erano molti perchè la guerra prosegue, nel pensarci ai disagi trascorsi. Parto il giorno 6 marzo del 1917 alle ore 1,30 parte il treno, io baccio e saluto i Genitori e tutti i parenti, e vado all'incontro della buona ventura, arrivo a Torino, vado trovare la cugina Clara ed puoi arriva l'ora che il treno parte per Alessandria il giorno stesso verso le ore 19 il treno parte, passo Trofarello, Asti, Alessandria, Voghera, Tortona, Piacenza, Borgo Santantonino
DAL FRONTE
Nella notte sul 5 nuclei nemici che tentavano di avvicinarsi alle nostre posizioni lungo la riva sinistra della Valle d' Assa, di fronte a Campo Rovere e del torrente Maso, sulle pendici del Monte Cenon, furono prontamente respinti. Nella giornata di ieri continuò l' azione efficace delle nostre artiglierie sul tratto di fronte da Valle di Travignolo all' Alto Cordevole. Alla testata della Valle di s. Pellegrino (Avisio) l' avversario lanciò due successivi violenti attacchi contro le posizioni da noi conquistate nel massiccio di Costabella. Fu ogni volta nettamente respinto. I nostri s' impadronirono d' un cannone e d' un' altra mitragliatrice. Lungo la fronte Giulia, nella passata notte, riparti nemici rinnovarono l' attacco contro le nostre posizioni a sud-est di Vertoiba: furono ricacciati con sensibili perdite e lasciarono alcuni prigionieri nelle nostre mani.
Firmato: CADORNA