L’inverno tra i piedi
Neve, ancora la neve. Ma non sulle Alpi, in Francia. Siamo all’11 aprile e il più rigido inverno da una vita non vuole saperne di mollare. Con il maltempo l’evoluzione della battaglia di Arras si blocca. I nuovi attacchi britannici vengono respinti dall’arcigna difesa tedesca, in particolare il piano per occupare il settore di Bullecourt fallisce miseramente. Lungo i venti o trenta chilometri del fronte gli Alleati hanno provato a sfondare anche con i pochi carri armati disponibili. Risultati scarsi. I britannici si affidano allora alla mobilità della cavalleria, nel tentativo di aumentare il ritmo, ma contro le mitragliatrici tedesche non c’è il lieto fine.
Dopo l’illusione della prima giornata, ora la battaglia di Arras sembra quasi un fallimento, ma nonostante tutto non è così: come diversivo ha funzionato bene. Tutti gli osservatori concordano nel ritenerla la grande offensiva primaverile e non un semplice “antipasto”. I giornali tedeschi ostentano calma: «Il fronte non è spezzato, abbiamo lasciato solo le posizioni avanzate». E sfoggiano la solita arroganza propagandistica: «La battaglia di Arras è la lotta tra un ammasso di materiale privo di idee e il genio vivente». Facile intuire quale ruolo sia affibbiato ai britannici e quale al Comando supremo di Hindenburg.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Nota dell’Argentina agli U.S.A. riguardante la benevola neutralità verso l'America in guerra.
Fronte occidentale
- I britannici catturano il villaggio di Monchy-Le-Preux (8,5 km. a est-sud-est di Arras).
- Britannici respinti a est di Bellicourt (Saint-Quentin).
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici sconfiggono i turchi vicino Ghaliya (nord-est di Deltawa, nord di Baghdad).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 685 - 11 APRILE 1917 - ORE 18:00
Le azioni di artiglieria normali su tutta la rimanente fronte permangono più vive ad ovest del Garda e in Valle Lagarina.
Ai rinnovati tiri di medi calibri nemici sugli abitati di Limone (Garda) e di Ala, le nostre batterie risposero con tiri di rappresaglia sulle linee nemiche nei pressi di Arco e di Rovereto.
Sul Carso l' attività delle nostre pattuglie fece ripiegare in più punti i posti avanzati del nemico; uno fra essi più importante fu ieri stabilmente occupato.
Generale CADORNA