Proteste russe
Il Governo russo alza la voce, vuoi per il buon ritorno all’offensiva, vuoi per coerenza. Doveva accadere prima o poi, troppo distante la realtà dell’Intesa dai proclami post rivoluzione. Il 10 luglio Pietrogrado annuncia una conferenza interalleata a Parigi: è necessario chiarirsi sull’estrema complessità politica e strategica delle questioni balcaniche; serve un indirizzo unico.
Attenzione, a lanciare la sfida non sono i sovversivi dei Soviet, ma è il Governo provvisorio. La nuova Russia disapprova i mezzi usati dagli anglo-francesi per la rimozione forzata di Re Costantino: «È stata un’inammissibile intromissione negli affari interni della Grecia. […] Per questo le nostre truppe non parteciperanno alle operazioni Alleate nella regione». È una presa di posizione inequivocabile ed è un’accusa indiretta: finora avete predicato bene, ma razzolato male. Stando così le cose, le crepe rischiano di allargarsi in crepacci.
Un’altra frecciata è nascosta in un’intervista del Premier L’vov al Temps: «Ho delle ragioni obbiettive e reali per essere ottimista. […] I nostri alleati vedono gli inconvenienti generati dalla rivoluzione, ma non immaginano neanche quale
disastro avrebbe causato il vecchio regime. Pochi di voi sono abbastanza informati. […] Ormai il Governo dispone di solidi punti d’appoggio nel Paese».
Ognuno si senta libero di focalizzarsi o sul messaggio tranquillizzante, o sul rimprovero di scarsa comprensione.
Al fronte i russi conquistano Halyč, durissimo il combattimento corpo a corpo, mentre più a sud gli uomini di Kornilov forzano il passaggio sul Lukva e inseguono gli austro-tedeschi lungo il Lomnytsia. La breccia si allarga.
Berlino si rifà mettendo a segno un colpo in Belgio: a Nieuwpoort, quasi alla foce dell’Yser, due battaglioni inglesi vengono sconfitti e perdono terreno.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo provvisorio russo annuncia che a Parigi si terrà una conferenza degli Alleati per le questioni balcaniche. Pietrogrado protesta per le modalità della deposizione di Re Costantino e dichiara che non parteciperà alle operazioni degli Alleati in Grecia.
- Le truppe repubblicane cinesi circondano Pechino, in attesa della promulgazione dell'atto di abdicazione dell’Imperatore.
- Un comunicato ufficiale attribuisce ai britannici la cattura di 117.772 prigionieri e 759 cannoni, su tutti i fronti, dall’inizio della guerra.
Fronte occidentale
- Dopo intensi bombardamenti i tedeschi guadagnano terreno a est della foce dell’Yser (Nieuwpoort), dividono e distruggono parte dei due battaglioni inglesi e catturano oltre 1.000 prigionieri.
- Un attacco britannico respinge i tedeschi dalle posizioni avanzate guadagnate vicino Lombartzyde.
Fronte orientale
- I russi catturano Halyč (Galizia); gli austro-tedeschi vengono inseguiti lungo il fiume Lomnytsia, presi 2.000 prigionieri.
- La cavalleria del Generale Kornilov forza il passaggio del fiume Lukva a sud di Halyč.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 773 - 10 LUGLIO 1917 - ORE 18:00
Nella notte sul 9, dopo intenso bombardamento e profittando di un violento temporale, il nemico tentò di attaccare le nostre posizioni di Vodice: le sue pattuglie di assalto vennero annientate dai nostri tiri che interdissero ogni avanzata ai riparti di rincalzo.
Altri piccoli tentativi rivolti contro le nostre posizioni dell' alto Cordevole e sul Piccolo Lagazuoi vennero ugualmente frustrati.
Ieri la lotta delle artiglierie fu più vivace del consueto sulle fronti Tridentina e carnica e si mantenne moderata su quella Giulia.
La notevole attività spiegata dai nuclei esploranti nostri e nemici, provocò in qualche breve tratto episodi di fuoco di fucileria: un riparto avversario che si era appressato alle nostre linee sul Monte Vodil (nord di Tolmino) fu prontamente respinto.
Generale CADORNA