Artiglieria padrona
«Non si riusciva neppure a sentire il proprio vicino urlare». Non ci sono molti dubbi sulle intenzioni Alleate: l’escalation dell’artiglieria britannica prova l’imminente offensiva nelle Fiandre. «La terra tremava come fosse gelatina e le esplosioni si susseguivano così rapidamente da confondersi in un formidabile boato ininterrotto». Ogni volta è sempre peggio; con l’accumularsi delle delusioni i bombardamenti si fanno più intensi. Uno così forte non si era ancora mai visto. «I bengala illuminano le notti, mentre ricadono lenti come una nevicata di ricordi».
I tedeschi rispondono al fuoco, intontiti, sballottati, immersi nel fango, o sommersi da quello alluvionale delle esplosioni.
A Parigi sono arrivati i rappresentanti del Soviet di Pietrogrado. Dovrebbero spiegare il punto di vista russo, ma non è un gran momento per loro e lo si intuisce leggendo l’accoglienza freddina dei giornali del 29 luglio. «Partiti da Pietrogrado tre settimane fa, giungono a Parigi quando il Soviet ha perso l’influenza preponderante». Sottotitolo: adesso non contate nulla. Ancora più caustico l’Echo de Paris: «Dovevano impedirgli di entrare in Francia».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Furiosa battaglia d’artiglieria in corso nelle regioni delle Fiandre e di Lens.
Fronte orientale
- I russi oppongono resistenza nella regione a sud del Dnestr, ma continua la ritirata in Bucovina.
- Entrati in Bucovina, gli austro-tedeschi occupano Zaleszczyki e in alcuni punti penetrano in territorio russo.
Fronte meridionale
- Continua l’avanzata rumena in Moldavia; tutti gli obiettivi vengono presi con numerosi prigionieri.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 792 - 29 LUGLIO 1917 - ORE 18:00
La notte sul 28 pattuglie nemiche, scese dal Passo Le Selle, in Val San Pellegrino, iniziarono con l’appoggio delle artiglierie, un’azione di fucileria e di mitragliatrici contro le nostre linee. Vennero disperse dal rapido ed efficace intervento delle nostre mitragliatrici.
Nella giornata d’ieri l’attività delle artiglierie fu più notevole fra Val Canonica e Val d’Astico nelle Alpi di Fiamme e di Fassa, al Rombon e al Dosso Faiti.
Ieri sera una nostra poderosa squadriglia da bombardamento, scortata da apparecchi da caccia, rinnovò l’incursione sugli impianti militari di Idria e sui baraccamenti di Val Chiapovano, lanciandovi, ad onta del nutrito fuoco antiaereo, circa 4 tonnellate di bombe ad alto esplosivo. Al ritorno gli apparecchi di scorta contrattaccarono arditamente i numerosi velivoli nemici levatisi in caccia, e dopo averne abbattuti due, raggiunsero incolumi la squadriglia già felicemente atterrata al proprio campo.
Generale CADORNA