30 Luglio, 1917

Sopravvivere alla neutralità

“Signori, noi abbiamo bisogno di alcune cose, quindi o ce le date voi, o dobbiamo andare dai tedeschi”. Le parole non sono queste, la forma è meno diretta e i toni più diplomatici, ma il senso del discorso è lampante: Olanda e Danimarca non hanno intenzione di crepare per le guerre altrui.
Gli Alleati, con gli Stati Uniti in testa, hanno ridotto i commerci con i neutrali, un po’ perché certe materie scarseggiano per tutti, un po’ perché quasi tutto il tonnellaggio deve essere impiegato per autosostenersi, un po’ perché hanno paura di vedere i prodotti rivenduti al nemico. Questo però spinge i neutri a nuovi accordi con Vienna e Berlino, come comunica il Governo svizzero: «È noto che la Germania ci fornisca una serie di merci indispensabili ed è incontestabile che molte di queste merci, come carbone e ferro, non possono esserci mandate da altri. La Svizzera è costretta a commerciare con la Germania per sopravvivere. […] Abbiamo intavolato nuovi negoziati perché la Svizzera non potrà assicurarsi la quantità necessaria di carbone se non accordando alla Germania un prestito elevato»

 Ad agitare la stampa italiana sono però le vaghe formule uscite dalla conferenza di Parigi: i giornali iniziano a manifestare inquietudine per il rispetto degli interessi italiani nei Balcani e in oriente. E poi ci sarebbe il problema del pane: tra un paio di giorni ne aumenterà il prezzo, è ufficiale.

Aggiornamenti dal fronte orientale: Zaleszczyki e Snjatyn sono cadute, i russi provano a intensificare la resistenza, ma sono spinti sempre più vicino allo Zbruč. Il 30 luglio non si combatte quasi più in territorio asburgico, ma in Bucovina, dove la terra è russa.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Discorso alla stampa di Lloyd George sul magnifico spirito francese; ottimismo sulla Russia.

Fronte occidentale

  • Duro fuoco d’artiglieria sul fronte dell’Aisne.

Fronte orientale

  • L’avanzata austro-tedesca continua, ma è rallentata dalla resistenza russa, tranne sulle alture a nord di Zaleszczyki e fino al settore dello Zbruč, dove i russi ripassano la frontiera.
  • Caduta di Snjatyn.

Fronte d’oltremare

  • Riportati duri scontri in Africa orientale; tedeschi respinti dal fiume Lugungu (a metà strada fra il lago Nyassa e il mare).

Operazioni navali

  • Annuncio del siluramento della H.M.S. “Ariadne”: 38 perdite dopo l’affondamento.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 793 - 30  LUGLIO 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri l’attività combattiva fu notevole su parecchi punti della fronte Tridentina: piccole azioni con esito a noi favorevole si svolsero nell’Alta Valfurva, dove catturammo prigionieri, nella depressione di Loppio (oriente del Garda) in Val San Pellegrino e sul Monte Piano.
La lotta della artiglierie fu più vivace in val Lagarina.
Sulla fronte Giulia sensibile attività aerea: un velivolo nemico, colpito da un nostro aviatore, precipitò ad oriente di Tolmino.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori