26 Settembre, 1917

Kerenskij lascia il Soviet

Nelle agitate acque russe Kerenskij è preda di un pronunciato rollio, sballottato un po’ di qua, un po’ di là. Il fallito colpo di Stato militare l’ha costretto a una virata a sinistra, frenando tutte le autoritarie proposte del Generale Kornilov per ristabilire la disciplina nell’esercito. Ma non è bastato ad accontentare la turbolenta galassia socialista.
Dopo la piega massimalista presa dal Soviet di Pietrogrado, Kerenskij deve mandare un messaggio. Il Primo Ministro e dittatore crede ancora alla necessità di formare un Governo di larghe intese, di unità nazionale, vuole coinvolgere i partiti liberali per non spaccare un Paese in realtà già fratturato. E magari rassicurare gli Alleati, sempre più a disagio con i delegati di operai e soldati.
Il 26 settembre Kerenskij, un socialista, si dimette da membro del Soviet. Sembra voler dire: “Non sono come loro, la Russia non è come loro”. Il gesto è molto simbolico anche per tempismo: siamo alla vigilia del grande congresso democratico di Pietrogrado.


Nelle Fiandre i britannici sono pronti al nuovo “morso”, al nuovo breve scatto in avanti. Attaccano un fronte di circa nove chilometri e mezzo, ripuliscono la foresta di Polygon, tempestano Zonnebeke e si avvicinano a Passchendaele. L’avanzata non supera quasi mai il chilometro, il modo migliore di non concedere un contropiede in campo aperto ai contrattacchi tedeschi. Funziona, le posizioni sono mantenute più o meno ovunque, un migliaio i prigionieri catturati, un fiasco le risposte tedesche. Ma le perdite sono elevate.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Kerenskij si dimette da membro del Soviet.
  • Il Presidente del Reichstag accusa il Presidente Wilson di voler inutilmente istigare il popolo tedesco contro il Kaiser.
  • Si forma il Concilio Centrale georgiano.
  • "La Gazette des Ardennes" pubblicata 4 volte a settimana.
  • Venizelos lascia il Ministero della guerra.
  • Il Re d'Italia giunge a Belfort per restituire la visita fatta dal Presidente della Repubblica francese Poincaré all'esercito italiano.
  • Sciopero australiano: 50,000 disoccupati a Sydney.

Fronte occidentale

  • I britannici avanzano su un fronte di 9,5 km. a est di Ypres; ripulita la foresta Polygon, tempestata Zonnebeke, avanzata verso Passchendaele. Falliscono quattro contrattacchi dopo duri scontri.

Fronte italiano

  • Combattimenti nella regione della Marmolada.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • Distrutto il ponte della ferrovia dell’Hejaz vicino Ma’an; un treno deraglia, 80 prigionieri.

Fronte d’oltremare

  • Africa orientale: i tedeschi si ritirano dalle forti postazioni nella valle di Lukuledi (35 km. a sud-est di Lindi).

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 851 – 26 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00

Ieri, lungo tutta la fronte notte ardite pattuglie recarono danni e molestie all’avversario.
Furono catturati prigionieri in Conca Laghi (Posina) e armi e munizioni presso Flondar (Carso).
I nostri velivoli nella mattinata bombardarono gli impianti ferroviari di Podberda (Val di Bazza) e nel pomeriggio quelli di Prosecco (linea litoranea). Vennero lanciate nel complesso 5 tonnellate di bombe con risultati visibilmente efficaci.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori