Sacrificato von Capelle
Ora ci si mette anche la stampa liberale a complicare la vita del Governo tedesco. Il Berliner Tageblatt riassume così la querelle tra von Capelle e i socialisti indipendenti: «Secondo il Ministro, i marinai arrestati avevano ricevuto materiale dai tre deputati. Eppure questi deputati non sono mai stati messi a confronto con gli accusati, né il procuratore dell’Impero ha mai richiesto la revoca dell’immunità. In più le accuse sono state mosse solo dopo la fucilazione dei marinai, che quindi non hanno potuto testimoniare».
I giornali rispecchiano l’attitudine contrariata della maggioranza del Reichstag. Il 13 ottobre il Ministro della marina von Capelle rassegna le dimissioni, per adesso congelate dall’assenza del Kaiser e poi respinte. Nonostante il “sacrificio” di von Capelle, l’ipotesi di una crisi di Governo continua ad aleggiare. Forse non sarà imminente, ma, con lo scetticismo concentrato tutto sul Cancelliere Michaelis, le probabilità di un cambio al timone sono alte.
Sull’isola di Saaremaa i tedeschi affondano come nel burro e occupano Arensburg, l’odierna Kuressaare. Più coriacea la resistenza di Hiiumaa allo sbarco.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Ministro della marina tedesco, von Capelle, si dimette, ma l'Imperatore non accetterà le dimissioni.
- Riorganizzato il controllo del British Air Service; il Maggior-generale Salmond succede al Luogotenente generale Sir D. Henderson come Direttore generale.
Fronte orientale
- I tedeschi continuano a sbarcare sull’isola di Oesel (Saaremaa) e occupano Arensburg (Kuressaare); un distaccamento sbarca a Dagö (Hiiumaa), ma viene scacciato.
Fronte italiano
- Considerevole attività d’artiglieria sull’Isonzo superiore.
Fronte d’oltremare
- I belgi respingono l’attacco tedesco a sud-est di Mahenge.
Operazioni navali
- Sminatrici tedesche fra la Curlandia e l’isola di Oesel (Saaremaa).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
13 OTTOBRE 1917
La note sul 12 in regione Costabella (Val San Pellegrino) un tentativo di attacco avversario venne prontamente represso. Ieri, sulla fronte Giulia, nostre pattuglie molestarono efficacemente nuclei di lavoratori nemici e riportarono qualche prigioniero.
L’attività delle artiglierie fu sensibile dal Rombon al mare. Sul Carso nostre batterie dispersero truppe avversarie in marcia ad oriente di Castagnevizza ed incendiarono un deposito di munizioni nella regione di San Giovanni.
Generale CADORNA