9 Novembre, 1917

Linea d’arresto

Rigoroso bianco e nero, una casa, anzi mezza, contorno di cocci a soqquadro e un graffito: «Tutti eroi! O il Piave, o tutti accoppati!». È forse la più famosa, iconica, immaginifica e simbolica fotografia della nostra guerra.
Il 9 novembre la ritirata italiana ha raggiunto la sua linea di arresto, dietro il Piave; l’avanzata austro-tedesca continuerà ancora per poco, nonostante abbia appena catturato Asiago. Il bilancio italiano nella dodicesima battaglia dell’Isonzo è in pauroso passivo: un rinculo tra i 120 e i 140 chilometri; 300.000 perdite, di cui 270.000 fatti prigionieri; tonnellate di materiale bellico andate.
Abbiamo però trasformato il disastro dei primi giorni, una probabile disfatta, in una sconfitta, amarissima, ma da cui poter ripartire. Per gli Imperi centrali la dodicesima battaglia dell’Isonzo è una vittoria, sì, ma di Pirro. Perché i tedeschi, salvati gli austro-ungarici e bloccati sul Piave, non hanno più grossi interessi sul nostro fronte, perché Vienna non ha più la forza di proseguire da sola, perché l’Italia si sta ricompattando invece di sfaldarsi.


In Russia la rivoluzione bolscevica contagia le altre città: in qualcuna il Soviet ha già preso il potere senza dover sparare un colpo; a Mosca, tappa cruciale, sarà un po’ più complicato. Da Pietrogrado Lenin chiede il supporto dei soldati al fronte, senza di loro non c’è rivoluzione possibile.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Lenin e il Comitato militare rivoluzionario rimangono al comando di Pietrogrado; i sovietici chiedono il supporto dell’esercito.
  • Nasce la Confederazione cosacca.
  • Il Generale Fayolle, Comandante in capo delle truppe franco-britanniche, è a Venezia.
  • La Croce Rossa americana mette a disposizione della Croce Rossa italiana 250.000 dollari per soccorrere i profughi del Veneto.

Fronte occidentale

  • Duri scontri aerei sul fronte occidentale.

Fronte italiano

  • Gli italiani si stabiliscono dietro il Piave.
  • Gli austro-tedeschi continuano l’avanzata; catturata Asiago.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi in ritirata da Gaza si dirigono verso Hebron incalzati dai britannici, che avanzano anche a est di Gaza; catturati più di 40 cannoni.

  • Ammassato molto materiale di guerra a Tikrit.
  • Si annuncia dalla Mesopotamia che le truppe britanniche hanno raggiunto Tikrit, sul Tigri, a 170 km. a nord di Bagdad, catturando prigionieri e una grande quantità di materiale bellico.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 936 - 09 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Le truppe continuano ad affluire e ad afforzarsi sulle posizioni prescelte per la resistenza. Le retroguardie e i reparti di copertura proseguono valorosi e instancabili a trattenere l' avversario.

Generale DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori