12 Novembre, 1917

Confusione russa

«La ridestata attività combattiva costituisce un rassicurante risveglio dello spirito del nostro esercito e un confortante presagio per le prossime giornate di battaglia». Il Corriere vicentino testimonia così il cambio di rotta, il riaccendersi delle ostilità sull’altopiano di Asiago. Gli italiani evacuano Fonzaso e le postazioni montane sopra il Brenta, ma arrivati al 12 novembre abbiamo di nuovo un fronte certo, un fronte fuso al massiccio del Grappa«Dal Brenta al Piave le armate nemiche si trovano ormai a contatto con le nostre linee di schieramento».
Gli austro-tedeschi riescono a fare un passo avanti: conquistano e installano una testa di ponte a Zenson, sulla riva ovest del Piave, ma non riescono ad andare oltre; sono comunque a soli trenta chilometri da Venezia e a venti da Treviso.

Insanguinata è anche la Russia, soprattutto Mosca, dove massimalisti e lealisti si scontrano senza quartiere. I fedelissimi di Kerenskij subiscono però uno scacco nei dintorni di Pietrogrado: dopo il successo a Tsarskoye Selo si sono incamminati verso la capitale, ma questa volta i rivoluzionari leninisti gli hanno rifilato una sonora ripassata.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Trockij e Lenin reclamano la vittoria sulle truppe lealiste di Kerenskij tra Tsarskoye Selo e Pietrogrado.
  • I russi che vivono a Londra ripudiano i leninisti.
  • Lloyd George a Parigi per l'urgenza di un nuovo Consiglio di guerra Alleato.
  • Gran Bretagna: annunciata una nuova limitazione delle razioni.

Fronte occidentale

  • Duri bombardamenti sul fronte di Ypres.

Fronte italiano

  • Gli italiani evacuano Fonzaso e le posizioni montane che sovrastano il Brenta.
  • Gli italiani respingono il nuovo attacco austro-tedesco sull'altopiano di Asiago.
  • Sul Piave inferiore gli austro-tedeschi stabiliscono una testa di ponte a Zenson, 30 km. a nord-est di Venezia.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Il Generale Allenby attacca le nuove posizioni turche a Wadi Sugheir, 20 km. a nord di Ascalona.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 939 - 12 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Dallo Stelvio all' Astico, non si ebbe ieri alcun avvenimento notevole.
Sull' Altipiano d' Asiago, il nemico rinnovò nel pomeriggio l' attacco delle nostre linee sul tratto Gallio, Monte Longara, Quota 1674 di Meletta di Gallio. L' azione aversaria fallì completamente sotto il nostro fuoco di artiglieria e di fucileria; all' estremità nord della fronte di attacco, dove si ebbe accanita lotta di fanterie i nostri contrattaccarono, riuscendo a catturare qualche prigioniero.
Sul rimanente della fronte montana, in azioni di contatto con avanguardie avversarie, le nostre truppe avanzate resistettero ovunque validamente.
Nella pianura, attraverso il Piave, vivace attività di fuoco.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori