13 Novembre, 1917

Il baluardo Grappa

Ne hanno percorsa di strada e non sembrano intenzionati ad accontentarsi. Gli austro-tedeschi ci provano a passare il Piave, in più punti, ma ottengono qualcosa solo dalla testa di ponte di Zenson e a Grisolera, dal 1950 tornata Eraclea, come ai tempi dei fasti bizantini.
Lungo il fiume la ritirata italiana è finita; diverso il discorso sul lato settentrionale del nostro fronte, dove il riposizionamento è ancora in corso. Il 13 novembre gli uomini sul Monte Longara possono lasciare le postazioni avanzate e ripiegare. L’esercito austro-tedesco occupa la linea Tezze-Lamon-Fonzaso-Arten-Feltre e inizia a premere sul cardine della nostra difesa, il lucchetto alla pianura veneta, il massiccio del Grappa: 1.775 metri massimi di roccia calcarea, come il Carso; profili più morbidi, cime meno spigolose di Alpi e Dolomiti. Il Grappa è l’argine al dilagare austro-tedesco, il nostro baluardo.

Alle difficoltà italiane sul campo fanno eco quelle politiche in Francia. A Parigi il Governo Painlevé non è stato abbastanza forte da contrastare un clima surriscaldato da scandali, sospetti, accuse e irrequietezza. La Camera non concede la fiducia, il Governo si dimette.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo Painlevé si dimette dopo la mancata fiducia alla Camera.
  • Combattimenti a Mosca e Pietrogrado fra i bolscevichi e i seguaci di Kerenskij.
  • Si annuncia che sono stati raccolti oltre 35 milioni di lire per soccorrere i profughi delle terre italiane invase (circa un terzo della popolazione).
  • Venizelos arriva a Londra.

Fronte occidentale

  • I belgi effettuano con successo degli assalti a sud-est di Nieuwpoort.
  • Bombardamenti concentrati a Ypres e Passchendaele da parte dei tedeschi, seguiti da un attacco di fanteria respinto dai britannici.
  • Respinto assalto tedesco vicino Reims; bombardata Calais.

Fronte italiano

  • Gli austro-tedeschi provano a forzare la linea del Piave a guardia di Venezia; attraversato il corso principale del fiume a Zenson e Grisolera (oggi Eraclea).

  • Gli italiani respingono vari attacchi austro-tedeschi dal lago di Ledro al Garda, sull’altopiano d'Asiago e dalla Valsugana al mare. Sgomberate le posizioni avanzate di monte Longara, quelle della Valsugana e dei monti presso Feltre.
  • Tra il Brenta e il Piave gli austro-tedeschi tengono la linea Tezze-Lamon-Fonzaso-Arten-Feltre.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le truppe britanniche respingono i turchi da Wadi Sugheir; presi molti prigionieri e cannoni. I turchi cercano rifugio dietro Wadi Surar, 13 km. a sud di Giaffa.
  • Battaglia di El Mughar Ridge (Palestina).

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 940 - 13 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Sull' Altipiano d' Asiago, la notte sul 12, il nemico, con rinnovate e maggiori forze, ritentò l' attacco sulla fronte Gallio ‒Monte e Longara - Meletta di Gallio. Dopo aspra lotta l' avversario, in definitivo contrattacco, venne respinto con gravissime perdite. Si distinsero per grande bravura, validamente sostenuti dalle artiglierie di tutti i calibri, il 9° reggimento di fanteria (Brigata Regina) e il battaglione Alpini «Verona». Nel pomeriggio di ieri intensi movimenti nemici, a preparazione di un nuovo attacco, vennero efficacemente battuti dalle nostre artiglierie ed arrestati.
Presso Canove (ovest di Asiago) il 16° riparto d' assalto attaccò un riparto nemico, catturando e liberando alcuni nostri militari fatti prigionieri in alcune azioni precedenti.
Dal Brenta al Basso Piave le armate nemiche, la cui avanzata nei giorni scorsi è stata trattenuta soltanto da azioni di retroguardie e arrestata da interruzioni stradali, sono venute via via occupando il terreno da noi sgombrato e si trovano ormai a contatto con le nostre linee di schieramento.

A Monte di S. Donà di Piave, all' alba di ieri, nuclei nemici, mediante barconi, riuscirono a passare sulla destra del fiume a Zenson per costituirvi una testa di ponte. Prontamente circondati dai nostri, vennero contrattaccati e sospinti verso l' argine del fiume.
Nella giornata di ieri, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, numerosi nostri velivoli hanno bombardato accampamenti nemici sulla riva sinistra del Piave e mitragliate da bassa quota truppe in marcia lungo la strada e l' argine del fiume.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori