Le dimensioni non contano
Motoscafo armato silurante, per gli amici MAS. Imbarcazioni piccole, veloci, versatili; la Regia marina li usa per tutto, dalla caccia al pattugliamento, passando per raid improvvisi. Quello del 10 dicembre è un raid. Lo comanda Luigi Rizzo, dopo un’accurata preparazione fatta di notti in bianco a osservare il porto di Trieste. Gli obiettivi sono due, come i MAS impiegati: le corazzate austro-ungariche Wien e Budapest. Due motoscafi di 16 metri, contro due navi da 100. Per dare un’idea, la differenza è tra un’area di rigore e un campo da calcio. È un po’ Davide contro Golia. Ok, Golia dorme, ma Davide deve arrivargli molto vicino e svegliarlo è un attimo.
Prima dell’alba tutte le protezioni del porto sono superate, è stato aperto un varco tra le reti e le sentinelle non si sono accorte di nulla. Luigi Rizzo ordina di sganciare i siluri: la Wien è colpita in pieno e affonda in pochi minuti, la Budapest si salva; i due MAS rientrano alla base incolumi. Missione compiuta, una delle più audaci fin qui.
Quando i viennesi si svegliano nessuno sa ancora del raid italiano. La città parla ancora del discorso del Conte Czernin, approva il suo punto di vista: anteporre il diritto di Stato al diritto dei popoli, «diritto già regolato secondo giustizia dalle leggi della Monarchia».
La stampa conservatrice esulta: «Ogni equivoco è ormai impossibile. Di fronte alla nebulosa teoria di Wilson, Czernin ha elevato un principio chiaro e indiscutibile. Ogni Stato deve rimanere signore a casa propria».
Nelle riunioni politiche non è stato detto solo quello. Parlando della futura pace molti leader chiedono garanzie che diano soddisfazione e siano una espiazione per quanto commesso. Dunque “punizioni” in chilometri e denaro, il contrario di quanto voluto dai russi.
A proposito, Trockij silura tutto il vecchio corpo diplomatico, reo di non aver riconosciuto il Governo bolscevico e di averne ignorato le comunicazioni.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Panama dichiara guerra all’Austria-Ungheria.
- È emanato il Regio decreto legge n. 1964 che assoggetta alla giurisdizione militare chiunque, anche civile, concorra con militari nei reati di disfattismo.
- Trockij, Ministro degli esteri nel Governo bolscevico, dispensa dalle loro funzioni i rappresentanti della Russia all'estero; nessuno di loro aveva risposto alle comunicazioni del nuovo Governo.
Fronte occidentale
- Gli idrovolanti inglesi bombardano gli aerodromi vicino Ghent e il porto di Bruges.
- Verdun: i tedeschi attaccano a Chaume Wood e dintorni, ma vengono fermati.
Fronte orientale
- I bolscevichi sconfiggono il Generale Kornilov a Tamarokva (nord di Charkiv).
Fronte asiatico ed egiziano
- Le truppe cinesi occupano Harbin in Manciuria.
Operazioni navali
- Due MAS italiani, guidati da Luigi Rizzo, penetrano nel porto di Trieste nella notte dal 9 al 10 e affondano la corazzata austro-ungarica Wien.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 967 - 10 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00
All'alba di ieri, ad est di Capo Sile, l'avversario, di sorpresa e con azione a massa, riuscì a giungere su alcune trincee di osservazione da noi tenute sulla sinistra di Piave Vecchio, ad Agenzia Zuliani, impadronendosene dopo lotta a corpo a corpo sostenuta dal nostro piccolo e valoroso presidio. Nelle prime ore della notte scorsa, mediante contrattacco, riconquistammo completamente la posizione, sgominando gli occupanti 35 dei quali vennero tratti prigionieri. Numerosi rincalzi nemici, prontamente accorsi, vennero attaccati violentemente e volti in fuga con gravi perdite. Nella brillante operazione si distinse particolarmente il 3° battaglione del 226° reggimento fanteria (Brigata Arezzo).
Lungo la rimanente fronte consuete azioni di fuoco d' artiglieria. Il tiro nemico fu più insistente a sud di Asiago, sul Colle della Berretta e nella regione di Monte Tomba. Le nostre batterie colpirono qua e là ammassamenti e movimenti nemici. Una batteria della Regia Marina, aggiustato il tiro sul ponte gettato dal nemico fra Vianello e C. Sacca, lo colpì in pieno e lo interruppe, mentre vi si svolgeva intenso traffico di truppe e di carreggi. Un velivolo nemico venne abbattuto da un aviatore francese.
GENERALE DIAZ