U-boat, arma spuntata
Sempre meno perdite subite e più sottomarini distrutti; in aumento le costruzioni di naviglio; grande fiducia nel nuovissimo Consiglio navale Alleato. Quello dipinto dal Governo francese il 16 dicembre è un quadro confortante. E veritiero. L’Intesa non morirà di fame, i sommergibili non faranno vincere la guerra ai tedeschi. Con tutta probabilità se ne sono accorti anche a Berlino, dove però si continua a sponsorizzare un’altra teoria: «Il tonnellaggio affondato dai nostri sottomarini è in calo perché non ci sono più molte navi da affondare». L’importante è crederci, come alle letterine per Babbo Natale. È periodo.
A Roma la Camera dei deputati è ancora impegnata in seduta segreta, a porte chiuse. Non trapela nulla, ma La Stampa ne approfitta per chiedere un cambio di rotta: «Il Parlamento si è più volte mostrato debole, incerto, impaurito. Nessun controllo sui Governi di guerra, nessun controllo sul Comando supremo,
abdicazione di tutti i diritti e doveri. […] Le stesse ragioni di amore patrio impongono ora ai deputati la ricerca delle responsabilità, una revisione dei valori morali e intellettuali di chi ha condotto il Paese in queste condizioni. […] Esaminare il passato, analizzare il presente e trarne indicazioni per il futuro. Esame pacato, senza trasformare la Camera in una Corte di giustizia, né in un’arena, con accuse palleggiate senza conclusione».
Nonostante la censura tagli qualcosa, nell’editoriale c’è un passaggio molto polemico: «Così sono cresciuti uomini fatui, privi di qualsiasi ingegno e conoscenza. Quando si potrà scriverne la storia, il Paese getterà un grido di dolore apprendendo che molti degli uomini dipinti come eccellentissimi, non furono che mediocri».
A proteggerli c’è la più comoda delle scuse: il patriottismo, o meglio una sua distorsione, l’idea di uscire da una crisi senza mettersi in discussione.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Sottosegretario di Stato francese per il blocco conferma che la distruzione del tonnellaggio da parte dei sommergibili nemici è in notevole diminuzione, mentre aumenta il numero dei sottomarini distrutti. Dichiara anche che le costruzioni presto eguaglieranno e poi supereranno le distruzioni nemiche.
- Il nuovo Governo portoghese dichiara che onorerà ogni impegno preso dal Paese.
Fronte occidentale
- Migliorano le posizioni britanniche a est di Avion (sud di Lens).
Fronte italiano
- Gli italiani riguadagnano alcune posizioni nella valle del Brenta.
Fronte meridionale
- Gli aeroplani Alleati bombardano I depositi a Chestevo (Macedonia).
Fronte asiatico ed egiziano
- Il Generale Allenby decorato con la Grand Cross of the Order of St. Michael and St. George.
Operazioni navali
- Affonda, durante il traino, la HMS Arbutus silurata il 15 dicembre al largo delle coste irlandesi dal sottomarino tedesco SM UB-65
- Mar Ionio: cacciatorpediniere francese affonda due sottomarini.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 973 - 16 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00
Tra Brenta e Piave l' intensità della lotta diminuita la sera dei 14 non aumentò nella giornata di ieri. Solo verso le 15 nella regione Col della Berretta le fanterie nemiche tentarono avanzare a nord della nostra linea, ma vennero completamente ricacciate da un pronto contrattacco.
Le azioni di artiglieria hanno in massima conservato carattere di tiro di molestia. Le nostre batterie, a lungo ed a parecchie riprese hanno tenuto sotto violento tiro d' interdizione le posizioni sgombrate il giorno precedente sul Col Caprile.
In Val Giudicarie nella notte sul 15, vennero respinti riparti nemici che dopo lunga preparazione d' artiglieria, tentavano impossessarsi d' un nostro posto d' osservazione sul Monte Melino.
Nel Delta del Piave un plotone d' assalto, validamente appoggiato da un motoscafo armato, distrusse una passarella nemica, e pattuglie di marinai espugnarono alcune case occupate dall' avversario, facendo alquanti prigionieri.
Sulla rimanente fronte l' attività combattiva si mantenne in limiti normali.
Nella notte sul 15, movimenti di truppe sulle retrovie nemiche, fra Piave e Livenza, vennero battuti efficacemente da nostre aereonavi. Un velivolo avversario, colpito da un aviatore inglese, precipitava presso Ormelle; un altro veniva abbattuto da un nostro aviatore ad ovest di Val di Seren.
GENERALE DIAZ