12 Agosto, 1918

Sconfitti

«Abbiamo raggiunto il limite. Il nostro potenziale bellico è in declino. Dovremmo porre fine alla guerra». Ludendorff consiglia il Kaiser Guglielmo II, pane al pane e vino al vino. Continuare sarebbe «un irresponsabile gioco d’azzardo». Gli alti ufficiali tedeschi sono demoralizzati, come i loro uomini. Anche le speranze battono in ritirata, la Germania ora ha paura.
Agli antipodi gli umori britannici: «Il pubblico inglese sta vivendo le ore più liete di questa lunga guerra».
Il 12 agosto gli Alleati seguono le indicazioni di Haig e interrompono l’offensiva: l’avanzata ha allungato troppo le vie di comunicazione e rifornimento, i tedeschi si sono un minimo riorganizzati, le truppe sono stanche e i carri armati guasti. Meglio non esagerare. Anche perché i risultati ci sono già tutti: il saliente di Amiens e Montdidier è quasi eliminato; Chaulnes, Roye e il massiccio di Lassigny, le tre chiavi della regione, sono sotto scacco, minacciate da vicino; 30.000 soldati nemici sono prigionieri e almeno altrettanti non saranno più un problema.

Poi c’è sempre chi la spara più grossa, stimando a 360.000 i tedeschi fuori combattimento, oltre cinque volte il plausibile. I bollettini ufficiali dell’Intesa parlano invece di «perdite lievissime»; anche no, sarebbero circa 45.000, ma è un numero comunque accettabile.

«Possa il 1918 avvicinare il termine dell’orrenda carneficina e consentire al mondo di ottenere una giusta pace e ritornare alla vita civile, al progresso, alla libertà. Purché sia pace e non tregua, non un ritorno alla politica degli armamenti, preparazione di nuovi conflitti. L’immane catastrofe persuada tutti i popoli dell’assoluta necessità di grandi riforme negli ordinamenti interni e internazionali, altrimenti sarà vano sperare in una pace sicura». Parole di Giolitti, a Cuneo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Discorso di Giolitti sulla pace e il dopoguerra.

Fronte occidentale

  • Fine della battaglia di Amiens. Lo staff generale tedesco è demoralizzato.
  • Si annuncia ufficialmente la costituzione della prima armata americana in Francia (250.000 uomini) sotto il comando del Generale Pershing, Comandante in Capo di tutto il corpo di spedizione americano.

Fronte meridionale

  • In Albania le truppe austro-ungariche iniziano una vigorosa controffensiva contro le posizioni italiane.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 12 AGOSTO 1918

Con la fronte attività combattiva assai moderata. In regione Tonale. in Val Lagarina e nella zona orientale dell’altipiano di Asiago, le nostre batterie molestarono efficacemente le linee avversarie.
A nord del Col del Rosso pattuglie di “arditi” costrinsero un posto avanzato nemico a ripiegare.
Dirigibili e aeroplani nella giornata di ieri, bombardarono con soddisfacenti risultati obiettivi militari nelle retrovie del nemico.
Cinque velivoli avversari furono abbattuti in combattimenti aerei.

ALBANIA - Il giorno 10, sul Semeni, obbligammo l’avversario a sgombrare la testa di ponte di Jagedina e a ripassare sulla destra del fiume. Ieri, a nord-ovest di Berat, reparti nemici che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni, furono respinti ed inseguiti.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori