Parole dette e non dette
Se non puoi rispondere, o non sai ancora farlo, restare sul vago è una strategia molto apprezzata in politica e diplomazia. Roma lo sa e non ci pensa due volte. Nei Consigli dei Ministri si è discusso di tante cose, compreso l’eventuale riconoscimento della Jugoslavia. Il 7 settembre il Governo deve rilasciare una dichiarazione, la aspettano tutti, ma si premura di dribblare ogni possibile concretezza e fonte di polemica, non si sbilancia, non va oltre uno scontato: “La lotta del popolo jugoslavo rispecchia i principi dell’Intesa”.
Tutti contenti, ognuno può adattare il messaggio alle proprie aspettative. Il Giornale d’Italia, per esempio, continua la sua campagna anti-jugoslava.
Meno contenti sono i giornali tedeschi, ma i Balcani non c’entrano nulla. A lasciare insoddisfatti è stato il messaggio di Hindenburg. Per il socialista Vorwärts non si può travisare la realtà, addossando tutto a qualche volantino: «Le condizioni interne e le domande del popolo non sono false solo perché il nemico se ne serve per scopi illeciti».
Altri quotidiani sottolineano il boomerang della propaganda, il classico “non preoccupatevi, va tutto alla grande”: «Non ci si può meravigliare dei sentimenti di disillusione e diffidenza. Questa alterazione dei fatti fa perdere la pazienza».
Minimizzare gli eventi sul fronte occidentale non è più possibile, non è più credibile. E gli Alleati proseguono spediti anche oggi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Consiglio dei Ministri, al termine del dibattito sul problema del riconoscimento del Comitato nazionale jugoslavo, si limita a dichiarare che la lotta jugoslava per l'indipendenza è giusta.
- Prima rata dell’indennità di guerra russa alla Germania: 12.500.000 di sterline in oro e note bancarie mandate da Mosca verso il fronte.
- Da Lima si annuncia che il Congresso peruviano ha approvato un accordo che mette a disposizione degli Stati Uniti le navi tedesche internate.
Fronte occidentale
- I britannici prendono Roisel (snodo ferroviario per Saint-Quentin e Cambrai) e una gran parte della foresta di Havrincourt.
- Forte resistenza tedesca sul fronte della Lys.
- Rapido inseguimento degli anglo-francesi ai danni dei tedeschi, che si ritirano verso la “Linea Hindenburg”.
- Nella regione della Somme i francesi catturano Pithon, Dury e Ollezy, a est di Ham, attraversano il canale di Crozat a Pont de Tugny e Saint-Simon dopo duri scontri.
Operazioni navali
- L’Ammiragliato britannico pubblica i nomi dei Comandanti tedeschi dei 151 U-boats distrutti dalla Marina.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 7 SETTEMBRE 1918
Nella mattinata di ieri, ad oriente di Asiago, truppe francesi, dopo breve e violentissima preparazione d’artiglieria, eseguirono un colpo di mano sulle posizioni avversarie del Sisemol, annientandone in vivace lotta il presidio; distrutte poscia le sistemazioni difensive nemiche, rientrarono nelle proprie linee con 47 prigionieri.
In Val Concei (Giudicarie) e in Val d’Astico, nuclei avversari furono respinti dai nostri avamposti. In Val Frenzela pattuglie in ricognizione tolsero al nemico armi e materiale.
Nella regione del Grappa, riparti d’assalto avversari, tentarono per tre volte l’attacco delle nostre linee del Solarolo: furono nettamente respinti e inseguiti col fuoco efficace delle nostre batterie.
Firmato: DIAZ