I PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA
Angelo Belloni
Genio e follia vanno spesso a braccetto; a volte sono inscindibili. E Angelo Belloni è quasi un Santo Graal in questo senso.
Ufficiale di marina e convinto interventista, ha rubato un sottomarino dai cantieri FIAT di La Spezia; spera di compiere un raid contro la marina asburgica. Definirlo un tentativo “delirante” è riduttivo: il sommergibile è disarmato. Pazzo. Belloni spera di ottenere il sostegno della Francia e di viaggiare indisturbato dalla Corsica all’Adriatico. Non andrà così. I francesi contatteranno il governo italiano, consegnando il sottomarino F-43. L’improvvisato pirata verrà processato per “furto di sommergibile” e svariati altri capi d’imputazione. E ora il colpo di scena: Angelo Belloni verrà del tutto assolto dalla corte marziale. Com’è possibile? Semplice, l’Italia nel frattempo è entrata in guerra; il punto di vista dei militari si è dunque capovolto. Reintegrato in marina, parteciperà a più di cento missioni durante la prima guerra mondiale.
Questa è la storia di Belloni “il folle”; ora possiamo parliamo del “genio”. Teorizzatore degli incursori subacquei, non solo dirigerà un’importante scuola per sommozzatori, ma contribuirà a rivoluzionarne l’equipaggiamento. Avete presente le mute? Ecco, lui può esserne considerato uno dei padri, inventore del cosiddetto “Vestito Belloni”. E i respiratori? Insieme a Teseo Tesei ne incrementerà la durata, da circa venti minuti a qualche ora. In più ci sono innumerevoli migliorie tecniche destinate ai sommergibili.
Quasi dimenticavo, per poter continuare i suoi studi nel 1920 acquistò il “Galileo Ferraris”, classificandolo come “sommergibile da commercio”. Caso unico nella marina italiana. Un genio, appunto. Nel 1940, a 58 anni, verrà richiamato in servizio per migliorare i mezzi d’assalto della X^ flottiglia MAS.
Davide Sartori