I PERSONAGGI DELLA GRANDE GUERRA

Lord Horatio Herbert Kitchener

Un gigante di quasi un metro e novanta, fuori scala per l’epoca, due mustacchi imponenti quanto Stonehenge e uno sguardo marziale, fiero, ma tutto sommato benevolo.
Lord Horatio Herbert Kitchener è un militare dalla testa ai piedi, lo vedi subito. La divisa è più di una seconda pelle, è di famiglia. Lo definirei “prussiano”, ma credo mi maledirebbe dall’oltretomba.
Nel 1914 vive tranquillo in Egitto, è il console generale britannico, più o meno “il boss”. Allo scoppio della Grande Guerra viene richiamato in patria. Una risorsa così non si può lasciare in Nord Africa. Kitchener è un eroe del conflitto anglo-boero; vanta un gran numero di vittorie sul campo e militarmente è una spanna sopra alla maggior parte degli alti ufficiali inglesi.
Per le sue abilità organizzative e strategiche viene nominato segretario di stato alla guerra. E subito si distingue dal coro: contro ogni previsione intuisce la portata del conflitto; ne ipotizza la fine in qualche anno, non in pochi mesi. 
Lord Kitcherer è consapevole anche del mostruoso gap numerico tra l’esercito britannico e quelli continentali. Servono almeno 100000 volontari in poche settimane. 


Lancia il suo primo appello: “Il re e la patria hanno bisogno di te!”
Funziona. La sua fama e il suo carisma bastano. C’è la fila davanti agli uffici di reclutamento. A volte la polizia a cavallo deve “dirigere il traffico”, per così dire.
Il 5 settembre 1914 il London Opinion pubblica un manifesto disegnato da Alfred Leete e destinato a fare la storia: e chi altri, se non Lord Kitchener, poteva esserne il soggetto?
Ti guarda negli occhi; penetrante, autoritario e convincente. Punta il dito e lancia un nuovo appello ai lettori: «Your country needs you». Ne verranno stampate diecimila copie e una seconda versione. Il famoso manifesto americano dello “Zio Sam”, datato 1917, è ispirato, diciamo pure copiato, da quello di Alfred Leete.
Tra gli hobby di Lord Kitchener ce ne sarebbe uno inverosimile: amerebbe lavorare a maglia, tanto da farsi ritrarre.
A prescindere da questo, in molti ne hanno ipotizzato l’omosessualità. Il professor Ronald Hyam ha scritto di lui: “non ci sono prove che abbia mai amato una donna”.