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1 Settembre, 1914

Parigi trema, Bordeaux capitale

Il primo settembre è il giorno di due città simbolo. Il Consiglio dei Ministri francese delibera di spostare al più presto la capitale da Parigi a Bordeaux. I tedeschi cominciano ad avvicinarsi troppo: superata Compiègne, ora si combatte a Nery; manca poco al sentire l’eco dell’artiglieria passeggiando su les Champs-Élysée. Soissons cade e Laon è investita.
I bollettini militari continuano a manifestare ottimismo; i parigini, forse, un po’ meno. La città ha già preso precauzioni in caso di assedio: nell’ippodromo di Longchamps pascola il bestiame. Donne, bambini e in generale tutte le “bocche inutili” sono invitate a lasciare Parigi, se possibile. Scelta logica, ma pessimo esempio di comunicazione; chi abbandona la propria casa meriterebbe un po' più di "tatto".

Ma il primo settembre è anche il giorno di San Pietroburgo. I russi son strani. La loro capitale è splendida; sì, ha qualche difetto, come tutte le grandi città, ma è davvero un gioiello; trabocca di storia e cultura almeno quanto Parigi, o Londra. È unica nel suo genere.

 Ma per il governo russo c’è qualcosa di sbagliato: il nome. San Pietroburgo suona troppo “tedesco”. Basta, modifichiamolo: da oggi si chiamerà Pietrogrado.
Non durerà molto, appena dieci anni dopo cambierà ancora nome, in omaggio a Lenin.
Pensate a una bella famiglia allargata: con il nonno nato a San Pietroburgo, il padre a Pietrogrado e il figlio a Leningrado. E pensate all’ingenuità di un bambino, ovviamente straniero:
- «Ma quante volte vi siete trasferiti?»
- «Nessuna, abitiamo nella stessa casa da generazioni».
Sul fronte orientale i russi cercano di salvare il salvabile a nord; dopo Tannenberg c’è poco altro da fare. Il vento sta però girando in Galizia: la battaglia di Lemberg inizia a sorridere alle forze zariste.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Consiglio dei Ministri francese delibera il trasporto della capitale a Bordeaux.
  • Parigi: pubblicata una lettera del Presidente del Consiglio municipale, con cui, per avere un minor numero di persone da mantenere in caso d'assedio, si invita chi ne ha i mezzi ad allontanare le famiglie. 
  • In Russia un ukase dello Zar cambia il nome di San Pietroburgo, tedesco, in quello russo di Pietrogrado.
  • Lord Kitchener visita la Francia per parlare con il Comandante in capo.
  • L’Imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe autorizza l'impiego, anche fuori del territorio asburgico, della Landstürm (milizia territoriale composta da soldati di età matura richiamati nel 1914).
  • Il Generale J. Stewart prende il commando delle forze britanniche in Africa orientale.

Fronte occidentale

  • Soissons viene bombardata e occupata dai tedeschi.
  • Combattimenti a Nery.
  • Si combatte a Craonne, che è conquistata dalle forze tedesche.
  • La città di Laon è investita dagli ulani tedeschi.

 Fronte orientale

  • Un dirigibile Zeppelin è abbattuto sulla frontiera polacca.
  • Prussia orientale: ritirata generale russa verso il Bug-Narew.
  • Galizia: la battaglia di Lemberg (Leopoli) volge a sfavore degli austro-ungarici.

Fronte meridionale

  • Gli insorti albanesi entrano a Valona senza incontrare resistenza e costituiscono un Governo provvisorio autonomo.

Fronte d’oltremare

  • La prima unità indiana della Expeditionary force “C” arriva a Mombasa.

Parole d'epoca

Lady Jephson

A War-time journal - Germany 1914

The sentimentaly of the Germans is amazing!
They cannot even insert a simple notice of a death on the battefield without this sickly parade, "Heute starb den Heldentod furs Vaterland, unser innigste-geliebter einzigier Sohn" etc.
Always a "hero's death" and "for his Fatherland". A fresh "Bekanntmachung" has appeared, we prisoners of a war are not to leave the town, not to stand in groups ("rotten" they call it) talking in the streets, to be in our houses at 9 p.m., etc Two ex-Frankfort prisoners have been sente for by the Chief of the Police accused of indiscreet talking.
"I hear", said the great man, "you say you were fed on notghing but bread and water in prison!.
"No," said Mr.__, "I had soup in the middle of the day, and coffee and bread at night, and in the morning".
"Then why do you tell lies!"
Such utter childishness, to believe every scrap of unkind gossip!

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Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori