7 Gennaio, 1915

Le intenzioni rumene

La Russia ha un problema. Un pesante attacco tedesco è stato respinto sul fiume Rawka, ma a preoccupare Pietrogrado il 7 gennaio non è la guerra, né gli Imperi centrali, ma un nemico interno, molto pericoloso e difficile da debellare. I bolscevichi hanno iniziato a distribuire volantini ai soldati e alle classi più umili della popolazione. Tutti sono invitati a boicottare il paese con azioni semplici, per esempio non pagando gli affitti. In Russia sono in tanti a vivere male, certi messaggi catturano l’attenzione e fanno proseliti.
Anche la Germania drizza le antenne: qualsiasi minaccia allo status quo russo merita approfondimenti; una rivoluzione a Pietrogrado sarebbe l’ideale per Berlino.

Altre novità giungono dalla Romania. Il Daily Chronicle riporta un discorso del sindaco di Botoşani«La realizzazione dei nostri desideri per il completo raggiungimento dell’unità nazionale è imminente».
Il deputato Diamandy si spinge ben oltre: ammette che i rumeni sono pronti a sostenere con le armi le rivendicazioni fatte all’Austria-Ungheria.

 «Per noi la futura guerra avrà un doppio carattere: sarà l’emancipazione politica della nazionalità rumena, ma anche l’affrancamento dei contadini, sottratti allo sfruttamento della feudalità magiara».
In sostanza l’entrata nel conflitto di Bucarest non è una questione di “se”, ma di “quando”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Nota inglese con “osservazioni preliminari” in risposta alla nota americana del 29 dicembre 1914 sulle interferenze nel commercio con i paesi neutrali

Fronte occidentale

  • I francesi occupano Burnhaupt-le-Haut (Alsazia)

Fronte orientale

  • Respinto un pesante attacco tedesco sul basso Rawka.

Fronte meridionale

  • A San Giovanni di Medua (Albania), dove è scoppiata una insurrezione, approda la nave italiana “Piemonte”.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori