29 Maggio, 1915

Una “leva in massa” della beneficenza

Salandra ha ben chiaro cosa serva al paese: non un’ulteriore chiamata alle armi, ma una “leva in massa” della beneficenza, «per la protezione delle famiglie che l’esercito e l’armata lasciano dietro di loro in tutte le terre del bel paese». Il Presidente del Consiglio lo scrive in una lettera indirizzata a senatori e deputati e di rimando all’intera cittadinanza. È necessario «stringere in un sol cuore tutta la Nazione e far veramente della Nazione, nell’ora del grande cimento, una sola famiglia».
L’appello non cade nel vuoto: a Milano si costituisce subito un “Comitato generale per l’assistenza civile”. Ma la città resta pervasa da un profondo odio, molto meno civile. Le proprietà dei cittadini di origine austro-tedesca continuano a bruciare nelle strade. È inutile illudersi, siamo esattamente come il resto del mondo. Per arginare i disordini le autorità sono state costrette ad affidare la tutela dell’ordine pubblico ai militari: risultati pochi.


Al fronte continua la prudente avanzata italiana: il 29 maggio attacchiamo sull’alto Isonzo e in Albania occupiamo formalmente Valona.
In Francia gli Alleati riconquistano posizioni a nord di Arras, dopo tre giorni di combattimenti viene occupata Ablain-Saint-Nazaire, vicino Souchez.
Resta in divenire la situazione sul fronte orientale: in Polonia gli austro-tedeschi continuano l’aggiramento di Przemysl, ma una serie di controffensive russe sul fiume Dnestr li costringono a ripiegare nella Galizia orientale.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Presidente del Consiglio, Salandra, con una lettera ai senatori e ai deputati invita la nazione a fare una “leva in massa” della beneficenza per le famiglie dei soldati. A Milano si costituisce un “Comitato generale per l'assistenza civile”
  • Joaquim T. Braga viene eletto Presidente del Portogallo.

Fronte occidentale

  • I francesi prendono Ablain-Saint-Nazaire (Souchez).

Fronte orientale

  • La controffensiva russa costringe gli austro-ungarici a ripiegare nella Galizia orientale.
  • Gli austro-tedeschi tentano l’aggiramento di Przemysl.

Fronte italiano

  • Primo attacco italiano alla catena Sleme-Mrzli (Alto Isonzo).

Fronte meridionale

  • Valona occupata formalmente dalle truppe Italiane.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Dardanelli: I turchi vincono a Gaba Tepe.

Fronte d’oltremare

  • Gli anglo-francesi prendono Njok (Camerun).

 

Dal fronte

Frontiera del Tirolo e del Trentino.

― È continuata la lotta delle artiglierie nostre delle opere del Tonale e degli altipiani di Asiago e di Lavarone contro le opere nemiche, che risposero ancora vigorosamente. Però i forti Austriaci di Luserna, di Busa e di Spitz Verle sono gravemente danneggiati.

Il 27 maggio truppe di fanteria rinforzate dalle guardie di finanza e d'artiglieria, da Peri, per le due rive dell'Adige, avanzarono verso Ala.
Espugnato il villaggio di Pilcante, coperto da più ordini di trincee; s'impossessarono stabilmente di Ala.
Il combattimento durò da mezzogiorno a sera.
Le perdite nostre sono leggere.
Nella giornata del 26 a Forcella di Lavaredo, presso Misurina, reparti di alpini, con vigorosa offensiva, posero in fuga due compagnie nemiche. 

Frontiera della Carnia. 

― L' azione della nostra artiglieria di medio calibro contro Monte Croce Carnico e Malborghetto continua efficacemente. Ad onta nella nebbia, serio ostacolo nelle operazioni montane, un elevato passo in Val Raccolana è dal 27 maggio nelle nostre mani. Frontiera del Friuli.

― Nella notte dal 27 al 28 i nostri dirigibili eseguirono incursioni fortunate in territorio avversario, recando numerosi danni. Numerose bombe lanciate raggiunsero infatti i bersagli.
Le nostre aeronavi, fatte segno al fuoco nemico, compirono egualmente la loro missione.
Nella notte dal 27 al 28 un aeroplano nemico proveniente da Pola fu costretto ad atterrare presso la foce del Po di Volano e venne catturato.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori