Gli americani ringhiano ai tedeschi
Raffreddati i bollenti spiriti e raccolta qualche informazione in più, il Governo americano chiede spiegazioni alla Germania sull’affondamento del piroscafo Arabic. Il Presidente Wilson prova a mantenere la calma, ma l’opinione pubblica scalpita e i giornali non sono certo più teneri. A New York la Tribune attacca la Germania: «Il paese i cui uomini di Stato hanno fatto dell’assassinio una politica di Governo. […] È finita con le Note e con le spiegazioni, è finita con le parole».
Il World scrive: «Le relazioni sono tanto più gravi in quanto la Germania sembra non desideri migliorarle. […] Trattare con un Governo che si mostra incapace di buona fede è un compito arduo».
Attraversando l’Atlantico, i quotidiani britannici si preoccupano del fronte orientale. Eloquente un titolo del Times: «Inquietante rapidità dell’avanzata tedesca».
Il 22 agosto le armate del Kaiser si impossessano della fortezza di Osowiec, nel nord-est polacco; i russi continuano la ritirata sul Bobr e sul Niemen.
Lontano dai campi di battaglia si risolve la crisi greca: Venizelos accetta l’incarico, tornerà alla Presidenza, ma si prende anche il Ministero degli esteri.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un decreto del Re d'Italia abolisce la carica di Naib, o rappresentante del califfo in Libia, istituita con il trattato di Losanna.
- I fiamminghi del Belgio pubblicano un manifesto col quale rifiutano i favori che il Governo tedesco vorrebbe accordare a una parte del popolo belga.
- Il Governo americano chiede spiegazioni alla Germania sull'affondamento del piroscafo Arabic.
- Venizelos, nominato nuovamente premier greco.
Fronte occidentale
- I francesi occupano la cresta di Schratzmännele (Vosgi).
Fronte orientale
- I russi si ritirano dal Bobr e dal fiume Niemen (Nemunas).
- I tedeschi occupano la fortezza di Osowiec, sgomberata dai rrussi.
Operazioni navali
- Cacciatorpediniere tedesco affondato da due navi torpediniere francesi vicino Ostenda.
Parole d'epoca
L'ho ammazzato di sicuro
di Giuseppe Garzoni (Bersagliere)
Monte Vrsic, Slovenia
I austriaci con le mitragliatrici impiantate su un'altra montagna bucavano tutti i sacchi. Quindi la trincea si sfasciò. Poi viene fuori un capitano con tre soldati i quali carichi di bombe le gettarono a noi. Io di rimpetto a lui e attento all'apparenza del nemico lo vedo. Sull'istante il mio fucile già pronto e ben puntato gli diressi 2 colpi e lo feci stramazzare a terra che delle bombe non fece a tempo di gettarmene ben poche. Le bombe che getta erano 2. Io posso assicurare solo quello lì, ho ammazzato sicuro e di più non so. Ma quello lì lo ebbi a 20 metri da me.
Fonte: L'Espresso e Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Nella zona di Monte Maggio, a nord-ovest di Arsiero, l'artiglieria nemica ha battuto ieri intensamente le nuove posizioni conquistate dalle nostre truppe; tuttavia fu possibile ampliare ancora la nostra occupazione.
Nell' Alto Boite furono espugnate alcune trincee nemiche alla testata del Vallone di Travenanzes e presi prigionieri in numero tuttora indeterminato. Vennero anche scacciate pattuglie nemiche annidatesi fra le roccie del Monte Cristallo ed estesa l'occupazione fino al Monte Cresta Bianca. L'artiglieria nemica aprì il fuoco contro l'abitato di Cortina d'Ampezzo producendovi qualche danno. Nell' Alta Rienz il nemico pronunziò attacchi contro le nostre posizioni più avanzate: fu respinto.
Anche sul Carso le nostre linee ieri progredirono alquanto. Fu espugnata una forte trincea prendendovi 97 prigionieri, tra i quali 2 ufficiali e una mitragliatrice scudata. Il nemico concentrò allora un violento fuoco contro quel tratto del nostro fronte, quindi lanciò le truppe all' assalto; fu respinto col fuoco e poi con successivi attacchi alla baionetta ricacciato ed inseguito.
I nostri velivoli rinnovarono ieri mattina le incursioni al campo nemico d' aviazione di Aisovizza, sul quale lanciarono 60 bombe, devastandolo. La nostra ardita squadriglia, pur fatta segno ai consueti tiri degli antiaerei, ritornò incolume.
Firmato: CADORNA