10 Dicembre, 1915

La neve abbonda e il freddo non manca

Fiutata l’aria che tira, il 10 dicembre la Germania accontenta Washington e richiama in Europa von Papen e Boy-Ed, addetto militare e addetto navale dell'Ambasciata tedesca negli Stati Uniti. I due agenti erano accusati di organizzare le “mascalzonate” berlinesi sul suolo americano, di essere gli «ispiratori della propaganda e della corruzione fra gli operai delle fabbriche statunitensi».
Nello stesso giorno a Erie, Pennsylvania, si assiste a un colossale incendio: vanno in fumo circa 13.600 tonnellate di grano canadese destinato agli Alleati. I sospetti si sprecano.

Su tutti i fronti siamo ormai in pieno inverno e le difficoltà crescono evidenti, soprattutto sulle nostre montagne: «La neve qui abbonda e il freddo non manca. Il cannone non cessa un solo istante».
Dovunque si preferisce far parlare le artiglierie, poche le azioni di fanteria. Un’eccezione la troviamo in Trentino: gli italiani riescono a guadagnare postazioni privilegiate sopra la conca di Bezzecca.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • 13.600 tonnellate di grano canadese, destinate agli Alleati, vengono bruciate a Erie (Pennsylvania).
  • Boy-Ed e von Papen vengono richiamati in patria dal Governo tedesco come richiesto dagli U.S.A.

Fronte occidentale

  • Attività tedesca sul saliente di Ypres: 3.000 proiettili d’artiglieria sulle posizioni britanniche, lievi danni.

Fronte italiano

  • Gli italiani si portano in una posizione di forza sopra la conca di Bezzecca (Trentino).
  • Aeroplani austro-ungarici bombardano Ancona.

Operazioni navali

  • Azioni navali nel Mar Nero: i russi affondano due navi da guerra turche.

DAL FRONTE

Scontri di piccoli riparti: a nord di Loppio, nella valle del Rio Cameras (Adige), in valle di Calamento (torrente Maso-Brenta); nell' Alto Chiarzo; in Valle Seebach; fu preso al nemico qualche prigioniero.
Continua l' attività delle opposte artiglierie; la nostra disperse nuclei di lavoratori e colonne di salmerie in Valle San Pellegrino (Avisio).
Nella notte sul 9 il nemico tentò più volte di forzare le nostre posizioni di Oslavia sulle alture nord-est di Gorizia, i tentativi furono ogni volta e subito sventati.
Un velivolo nemico lanciò qualche bomba in valle Dogna (Pella). Nessun danno.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori