11 Dicembre, 1915

Onda d’urto

Tremano i vetri di Le Havre. L’onda d’urto ha viaggiato per circa tre chilometri, il boato è agghiacciante. Sono le dieci meno un quarto di mattina, l’11 dicembre, eppure non si vede niente in cielo, no, non è un bombardamento. Se il terrore è arrivato fino a Le Havre, immaginatevi l’atmosfera a Graville Saint-Honorine, dov’è esplosa una fabbrica di munizioni belga: dello stabilimento è rimasto ben poco; porte scardinate e finestre in frantumi in tutto il vicinato. Se i danni sono ingenti, il bilancio umano lo è di più: le vittime sono 109, i feriti circa 1.500; si era in pieno orario di lavoro.
Le cause della tragedia non sono chiare, ma tutto lascia pensare a un incidente.

Sul fronte diplomatico l’Intesa non riceve notizie gradite da Atene: la Grecia rifiuterebbe di ritirare il proprio esercito da Salonicco; le trattative procedono a rilento.
A vantare un successo è Pietrogrado. In Persia le truppe russe hanno sconfitto le forze ribelli, comandate dal tedesco Reuss: i superstiti degli 8.000 irregolari e dei 13.000 gendarmi si arrendono; la città di Hamadan viene occupata.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Francia: esplode una fabbrica di polvere da sparo belga vicino a Le Havre, molte vittime.
  • I tedeschi concedono quattro giorni ai soldati nascosti intorno a Saint-Quentin per consegnarsi spontaneamente, altrimenti verranno uccisi.
  • Gran Bretagna: grande aumento dei reclutamenti negli ultimi due giorni con il sistema dei gruppi d’età.
  • Yuan Shikai accetta il trono della Cina e si autoproclama Imperatore.
  • Pubblicato il numero di morti, feriti e dispersi a Gallipoli fino all’11 dicembre.
  • Il Governo greco rifiuta le richieste dell’Intesa riguardante il ritiro delle truppe greche da Salonicco.

Fronte meridionale

  • I bulgari attaccano il fronte anglo-francese a Furka (Macedonia) e perdono 8.000 uomini.

Fronte asiatico ed egiziano

  • 300 arabi ostili vengono intercettati da una forza di ricognizione vicino Mersa Matruh (Egitto occidentale) e spinti verso ovest con molte perdite.
  • I russi occupano Hamadan (Persia); le forze dei ribelli ammontano a 8.000 irregolari, 13.000 gendarmi con fucili e mitragliatori.

DAL FRONTE

Azioni di artiglieria lungo tutta la fronte.
Sul Carso irruzione delle nostre fanterie ci procurarono la conquista d' una lunetta e la cattura di fucili, munizioni e di un lanciabombe.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori