Canagliate
La mattina del 30 dicembre una squadriglia austro-tedesca sorvola Salonicco e bombarda il porto e il campo Alleato. La ritorsione dell’Intesa è poco elegante: il Generale Sarrail, Comandante in capo del corpo di spedizione anglo-francese, ordina l’arresto immediato dei diplomatici tedeschi, austro-ungarici, bulgari e turchi; i consolati vengono requisiti e trasformati in caserme. I prigionieri, portati via con la forza, a baionetta inastata, sono accusati di spionaggio e trasferiti a bordo delle navi Alleate. In attesa di capire se, come e quando essere deportati a Tolone, garantiranno un ottimo scudo umano alla flotta.
“Sporca” è un eufemismo per definire l’iniziativa anglo-francese, ma soprattutto questa bella impresa rende ancor più precaria la posizione della Grecia. La protesta degli Imperi centrali ad Atene è fulminea: la violazione delle Ambasciate, l’arresto illegale dei funzionari, è avvenuto in territorio ellenico, era la Grecia a doverne garantire la sicurezza. Piove, anzi diluvia sul bagnato. La prima reazione greca è di una tenerezza fanciullesca, qualcosa tipo: “Ma non è colpa nostra”.
Bene, se gli Alleati hanno fatto una canagliata, possono gli austro-tedeschi essere da meno? Ovviamente no. A largo di Creta incrocia il piroscafo Persia, a bordo ci sono oltre 500 persone, stanno pranzando e nessuno si è accorto del siluro in arrivo. L’esplosione investe la nave e coglie tutti di sorpresa. Anche questa volta non c’è stato preavviso. La nave s’inabissa in pochi minuti. Oltre 340 vite si perdono in mare, moltissime donne e bambini; tra le vittime c’è Robert McNeely, il Console americano di Aden. Questa non è una notizia da festeggiare a Vienna e a Berlino.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I quattro consoli degli Imperi centrali a Salonicco vengono arrestati e deportati a Tolone per ordine del Generale Sarrail, Comandante delle truppe francesi.
Fronte occidentale
- Cinque mine tedesche esplodono a nord di Loos, causando perdite britanniche.
Fronte orientale
- Continuano i combattimenti in Bucovina.
Fronte italiano
- Occupazione di Doss Alto di Zures (monte Altissimo). La posizione di Malga Zures, nella medesima zona, conquistata anch'essa con aspro combattimento, è ripresa dagli austro-ungarici.
Fronte meridionale
- L’aviazione degli Imperi centrali sgancia bombe a Salonicco.
Operazioni navali
- L’incrociatore inglese “Natale” viene distrutto da una esplosione interna nel porto di Cromarty: 304 perdite.
- Il piroscafo inglese Persia è silurato a sud di Creta da un sottomarino di nazionalità incerta. Affonda in pochi minuti. Delle oltre 500 persone imbarcate ne periscono circa 340, in gran parte donne e bambini.
DAL FRONTE
In val Lagarina gruppi di fanteria nemica attaccarono ripetutamente nostri riparti nei pressi di Castello Dante (a sud di Rovreto) ma furono costantemente respinti, lasciando nelle nostre mani alcuni prigionieri.
Nella regione del Col di Lana un tentativo d' attacco nemico dal Settsass e dal Cherz è stato paralizzato dal tiro del nostro fuoco di artiglieria e fanteria.
Firmato: CADORNA





