16 Gennaio, 1916

Scandalo elvetico

La Svizzera, un’oasi di pace. Forse. Il paese è scosso dallo scandalo spionaggio di Berna. Qualche indiscrezione in più è uscita: i responsabili, le talpe, sarebbero al vertice delle gerarchie militari elvetiche, ma soprattutto si vocifera siano di origini tedesche.
In un paese dove convivono cantoni culturalmente legati a Francia, Italia e Germania, il dettaglio dell’appartenenza fa tutta la differenza del mondo. I giornali francofoni e filo-italiani non la prendono bene: i due ufficiali avrebbero minato la credibilità della neutralità svizzera.

Sul fronte occidentale continua l’accorato dialogo delle artiglierie; Westende patisce il secondo giorno consecutivo di bombardamenti, gentile omaggio della flotta britannica.
Il 16 gennaio prosegue l’offensiva generale russa nelle regioni caucasiche. Pietrogrado deve però ritirarsi da Kangavar, in Persia. Qualcosa dev’essere andato storto, magari i calcoli a tavolino: la città era stata occupata appena ventiquattro ore prima.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Sbarcano a Brindisi circa quaranta membri del Governo e del Parlamento serbo, insieme ai rappresentanti delle Potenze Alleate presso la Serbia.
  • Il Generale Sarrail assume il Comando di tutte le forze Alleate in Oriente.
  • Il Generale Mahon viene posto alle dipendenze di Sir A. Murray.

Fronte occidentale

  • Lille viene bombardata.
  • Westende ancora bombardata da ricognitori inglesi.

Fronte meridionale

  • Montenegro quasi completamente invaso dagli austro-ungarici.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Comincia l'offensiva generale russa in Transcaucasia.
  • I russi costretti a evacuare Kangavar.

Parole d'epoca

Il Diario della guerra 1915-18

Don Andrea Balestrazzi

Chi mi libererà da me stesso? Chi mi renderà ciò che ho perduto?

DAL FRONTE

Bollettino

Nella zona tra Sarca ed Adige il giorno 14, dopo vivace azione delle artiglierie, un nucleo nemico tentò di avvicinarsi alle nostre posizioni allo sbocco di Valle Cresta, ma fu subito respinto. Un nostro riparto occupò l' isolotto di Lago di Loppio. Tiri aggiustati delle nostre artiglierie provocarono nello stesso giorno lo scoppio di un deposito di munizioni dell' avversario nella zona di Ombretta (Alto Avisio) e dispersero una colonna nemica che risaliva la strada del Raibl (a valle di Seebach).
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia, all' intenso cannoneggiamento della giornata del 14 seguì nella notte un attacco nemico con forze ingenti contro le nostre posizioni nel settore fra il torrente Pennica ed Oslavia. Respinto una prima volta, l' avversario rinnovò con maggiori forze l' attacco riuscendo a penetrare in alcune nostre trincee nel tratto fra la quota 188 ed Oslavia. Nella mattinata però le nostre truppe con un violento contrattacco ricacciarono il nemico oltre Oslavia e rioccuparono saldamente le trincee ad est del villaggio. Furono prese all' avversario armi e munizioni e fatti alcuni prigionieri.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Feltre e Cervignano. Nessuna vittima e lievi danni.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori