La resa del Montenegro
Il Montenegro ha accettato il disarmo incondizionato imposto dall’Impero asburgico, deporre le armi è la precondizione per avviare le trattative di pace: Tisza ne annuncia la capitolazione alla Camera magiara. Il piccolo Regno, ormai quasi del tutto invaso, è crollato sotto l’offensiva austro-ungarica.
I grandi protagonisti del 17 gennaio sono i russi. L’offensiva in Galizia si è spenta, ammutolita come una batteria scarica. E pensare che a Parigi era definita: «L’irresistibile avanzata».
Pietrogrado deve accontentarsi dei successi nel Caucaso: l’esercito ottomano abbandona le prime linee e si ritira verso Erzurum; Köprüköy torna in mani zariste, discreto il bottino di guerra.
A dar spettacolo ci pensa “l’ultim’ora” in arrivo dal Mar Nero: «Una flottiglia russa affonda 163 imbarcazioni turche». La notizia è sensazionale e viene confermata da più fonti, ma sospetto abbiano conteggiato persino i pedalò. Una cosa è certa molti sono piccoli pescherecci a vela, non proprio obiettivi sensibili.
Dalla Svizzera giungono nuove rivelazioni sullo “scandalo dei colonnelli”. Le informazioni confidenziali date ai tedeschi riguarderebbero gli spostamenti delle truppe francesi, ma soprattutto saltano fuori i nomi: Friedrich Moritz von Wattenwyl e Karl Egli vengono sospesi dal servizio e arrestati in attesa dell’inchiesta.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Tisza, Presidente del Consiglio ungherese annuncia al Parlamento che il Re e il Governo del Montenegro hanno chiesto di trattare per la pace e che il Governo austro-ungarico ha imposto il disarmo generale e il concentramento di tutti gli uomini validi.
- Il Re di Serbia arriva a Edipsos.
- Il Re d'Italia riceve a Brindisi il Presidente del Consiglio serbo, Pašić, e gli altri membri del Governo.
Fronte italiano
- Aeroplani austro-ungarici bombardano Ancona; qualche vittima.
Fronte orientale
- Si spegne l'offensiva russa.
Fronte meridionale
- Il Montenegro capitola sotto l’offensiva austro-ungarica.
Fronte asiatico ed egiziano
- I turchi si ritirano verso Erzerum.
- Nel Caucaso le truppe turche abbandonano le loro posizioni avanzate, lasciando in mano ai russi numerosi prigionieri e artiglieria.
- Köprüköy (Caucaso) catturata nuovamente dalle truppe russe.
- Mesopotamia: il maltempo ostacola le truppe britanniche in soccorso di Kut al-Amara.
Operazioni navali
- Una flottiglia russa affonda 163 imbarcazioni ottomane nel Mar Nero.
Parole d'epoca
Bersagliere Francesco Ferruccio Zattini
Ricognizione
Monte Rombon, Slovenia lunedì 17 Gennaio 1916
Erano appena le 7 ieri sera quando il sig. Capitano, men che le vedette ci fece tutti adunare nella 2 linea di trincea e così ci parlò:
Ragazzi miei, ho ricevuto ordine dal Sig. Colonnello di fare una ricognizione per valutare i trinceramenti del nemico. Ho bisogno di voi, del vostro coraggio! Raccomando di essere calmi, silenziosi ed eseguire minutamente i miei ordini. Di gran parte di voi io conosco il coraggio e credo che i nuovi complementi adempiendo il loro dovere facciano onore alla Compagnia cui appartengono. Tornate ciascuno al vostro posto e tenetevi pronti.
Come è commovente sentire parlare un superiore, di notte, al pallido riflesso di una lanterna.... in trincea ove non si ha altra visione che le armi, altra sete che il sangue.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Bollettino
Lungo la frontiera trentina azione meno intensa delle artiglierie. Nostri tiri aggiustati contro il forte Raibl (Valle Seebach) determinarono la rovina di parte del fronte di Gola e la fuga di drappelli nemici.
Sulle alture attorno ad Oslavia continua con successo la vigorosa nostra controffensiva diretta a riconquistare gli ultimi piccoli tratti di trincee, a nord del villaggio, tuttora tenuti dall' avversario. I prigionieri da noi fatti confermano le ingenti forze impegnate dal nemico nell' azione e le gravi perdite da esso subite.
Sul Carso situazione immutata.
Velivoli nemici lanciarono ieri bombe su qualche abitato nella pianura del Basso Isonzo. Lievi danni.
Firmato: CADORNA