6 Febbraio, 1916

Lo scacchiere asiatico

Intricate opportunità economiche, instabilità politica e desideri di conquista: la Cina è un mastodontico cubo di Rubik; mettere ogni tassello al suo posto è arduo, solo a riassumere la situazione viene il mal di testa. Nella regione si intrecciano gli interessi degli inglesi, loro ci sono sempre, dei russi e dei giapponesi. Tokyo in realtà pretende di più, ostenta al mondo le sue mire egemoniche: quella dev’essere proprietà del “Sol levante” e l’ha già dimostrato con i recenti accordi politico-commerciali, appena un paio di gradini sotto l’estorsione.
Ma questo è il primo problema dell’Intesa, perché un Giappone preminente urterebbe la suscettibilità degli Stati Uniti. E nessun Alleato vuole attriti con Washington.
Il tempismo della questione cinese non è casuale. La Germania ha fiutato l’odore del sangue e appoggia in toto i rivoluzionari nazionalisti del movimento monarchico, fumo negli occhi del Giappone, molto più a suo agio con l’arrendevole Repubblica.

 Il ragionamento di Berlino non fa una grinza: se Tokyo, stuzzicata, dovesse intervenire in Cina, interromperebbe la produzione di armi per la Russia, incrinerebbe l’unità degli Alleati e farebbe storcere il naso agli Stati Uniti, distraendoli proprio dalle frizioni con la Germania. Frank Underwood chi? Sarebbe un capolavoro geopolitico, un “tana libera tutti”.

La guerra economica va vinta tanto quanto quella vera. In Europa se ne sta occupando Marcel Cachin, deputato socialista francese. La sua è una bella idea: costituire un “Parlamento Alleato” tra Inghilterra, Francia, Italia e, se possibile, Russia. Ogni paese dovrebbe inviare una delegazione di venticinque tra deputati e senatori, così da garantire non solo l’unità d’intenti militare, ma pianificare le strategie politiche ed economiche, dirimere le beghe commerciali. Non lo so, ma a me sembra tanto una lontana prozia dell’Unione Europea.
Stando ai giornali del 6 febbraio Londra avrebbe già aderito. Ora Cachin si trova in Italia.

Davide Sartori

 

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Bombardamenti tedeschi a Loos.
  • Gli Alleati bombardano Lille.
  • A Navarin i francesi bombardano le riserve di gas dei tedeschi.

Operazioni navali

  • Quattro cacciatorpediniere asburgiche spinte verso Cattaro da un incrociatore britannico e una torpediniera francese, copertura per ritiro dell'esercito serbo verso Corfù.

Parole d'epoca

Paolo Ciotti

Fango rosso come sangue

E partiamo infatti nella notte piovosa, umida e fredda. Che differenza di terreno dal Trentino!
Là, terra solida, rocciosa, ghiaccio, neve, boschi sterminati; qua, la terra è rossa, morbida. Cede sotto il passo come carne frolla e la scarpa comincia ad incresparsi. Tratto tratto si è costretti ad un salto; è una trincea, un camminamento, un cunicolo: nel fondo, stracci, gavette frantumate, fiaschi rotti, scatolette vuote di carne in conserva, brandelli di ferro rugginoso, caricatori di ottone, cartuccie qua e là incastrate fra i sacchi di terra, che vomitano un fango rosso come sangue, casse di fucili schiodate, elmetti sforacchiati, scudi da trincea. Questa è la guerra, e buon per noi che vi passiamo ore cianciando. Ma lassù, oltre il Podgora, c'è ancora terreno vergine, senza segni di passaggio e di conquiste. Un ultimo tratto di terreno in un camminamento angusto e stretto e siamo al Comando del Battaglione del I° Fanteria.

 Sentinelle, lumi, un vociare disuguale e scomposto. Sotto i ricoveri, brulica una folla di fanti che ci aspettano e ci vengono incontro perché alcuni hanno parenti ed amici nel nostro Reggimento.
Un porta ordini ci accompagna in prima linea e ci raccomanda il silenzio perché il nemico è vicino. Diamo il cambio ai soldati del I°Fanteria che abbandonano lieti la trincea sussurrando un “finalmente”.

Si ringrazia l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.

DAL FRONTE

All' infuori di azione di artiglieria, nessun importante avvenimento è segnalato lungo tutta la fronte.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori