Un'ecatombe
Parola d’ordine: minimizzare. «L’incidente di Douaumont non è che un piccolo episodio della grande battaglia». Sui giornali Alleati si legge di riconquiste, di perdite astronomiche tra i tedeschi e irrilevanti per i francesi. Alcune testimoniane sono quantomeno sospette, se non del tutto fasulle. A Parigi molti opinionisti, spesso di dubbia competenza, concordano: «Se non spezzano stavolta il nostro fronte, tra sei mesi la guerra sarà finita». No, non lo sarà.
Al fronte «i tedeschi mantengono un accanimento estremo, i francesi una resistenza inaudita». È un’ecatombe. La “seconda fase” della battaglia di Verdun, iniziata con l’assalto a Douaumont, prosegue: il 5 marzo le armate del Kaiser, appena respinte a Poivre Hill, non sfondano neanche a est di Vacherauville.
Via Zurigo arriva in Italia un resoconto dell’intervento di Karl Liebknecht alla Camera tedesca: «In Prussia non vi sono più diritti, non vi è libertà di sorta. L’amministrazione della giustizia nei processi politici è parziale; gli arresti preventivi sono una ricaduta reazionaria. Oggi in Germania non c’è giustizia, ma tirannide».
Il suo discorso viene interrotto più volte, inevitabile se meni fendenti a destra e a manca.
La politica è protagonista anche in Persia: il Primo Ministro Farman Farma, in carica da poco più di due mesi e convinto sostenitore dell’Intesa, si dimette. E con lui il Ministro degli esteri. Sembra che ritenessero eccessive le ingerenze pretese da Gran Bretagna e Russia.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Si dimette il Primo Ministro persiano, il Principe Farman Farma.
Fronte occidentale
- Battaglia di Verdun: I tedeschi vengono respinti a est di Vacherauville.
- Assalto degli zeppelin sulle contee orientali e nordorientali britanniche: 18 morti, 52 feriti.
Fronte d’oltremare
- Comincia l’avanzata britannica intorno al Kilimanjaro (Africa orientale).
Parole d'epoca
Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
di Ferruccio Salvioni
In licenza parte sempre gente, l'occasione del pronto ricapito raddoppia l'obbligo di farmi vivo.
Per dirvi la gran gioia che mi fan sempre le vostre lettere, per ammonirvi che sul conto mio stiate anche più riposata mente sicuri che in quelle non mostriate; che non è cessata qui, miitatis mutandis, la vita del 7.0; che le pallottole, le quali di sera sono tirate a casaccio dalle opposte trincee, non mi sono pericolo più immediato di certi carri che conosciamo; 1) che le fatiche consiston tutte nella vita notturna, ma che ci si è fatta l'abitudine tutti; e facilissimamente anche il tanto poco nottambulo Ferruccio; il quale non dimagra dunque per questo; e se tutti gli dicono che ingrassa, lo deve certo al gran mangiare con il quale fa star tranquillo un appetito non mai sazio, e all'aria e al sole che si gode, poi che con la sola interruzione di quel giorno che non ho lasciato di dirvi, sapete che non piove più da Natale ....
DAL FRONTE
CADORNA
Su tutta la fronte non si ebbe che scambio di fuoco di artiglieria ed attività di pattuglie.
Firmato: CADORNA