Quinta battaglia dell’Isonzo
Possono ripetersi “tutto va bene” quanto vogliono, ma la battaglia di Verdun spaventa i francesi. Il Generale Joffre è preoccupato da un eventuale sfondamento tedesco e chiede aiuto agli alleati, italiani e russi: ha suggerito due offensive, per distogliere lo sguardo del nemico e impegnarlo su altri scenari; non importa il risultato dell’azione, purché si impedisca l’invio di rinforzi al confine francese.
Cadorna non è convinto, l’idea non gli piace: il tempo è pessimo e soprattutto noi non siamo pronti, non c’è stato il tempo per pianificare l’offensiva nei dettagli.
Già, ma alle “richieste” di Joffre e degli Alleati non può dire “no”.
L’11 marzo Cadorna comanda l’attacco sul nostro fronte: inizia la quinta battaglia dell’Isonzo; ma con quelle premesse, com’è ovvio, non andrà bene.
L’azione principale si sviluppa dal Sabotino al mare, preceduta da un intenso fuoco d’artiglieria.
A Roma l’atmosfera non è tanto più tranquilla. Il Governo è minacciato da un gruppo di interventisti “duri e puri”, trasversale a tutti i partiti; tra i leader c’è Bissolati, un socialista riformista. Predicano l’estensione della nostra guerra alla Germania e magari l’apertura di un vero e proprio fronte balcanico; chiedono di «imprimere nuova energia alla nostra azione».
Con un voto di fiducia alle porte, il Gabinetto Salandra non può perdere sostenitori.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Memorandum tedesco agli U.S.A. sulla guerra sottomarina.
- Riaffermata la neutralità degli stati scandinavi a Copenaghen.
Fronte occidentale
- I tedeschi penetrano le postazioni francesi vicino Reims.
- Respinto il terzo attacco a Fort Vaux (Verdun).
Fronte italiano
- Inizia la quinta battaglia dell'Isonzo: ennesima spallata delle truppe italiane bloccata dalle difese austro-ungariche.
Fronte asiatico ed egiziano
- I russi occupano Kuh-i-Karind (Persia) in direzione di Baghdad.
Fronte d’oltremare
- Inizia la battaglia di Latema Nek: successo britannico sul Kilimanjaro (est Africa).
Operazioni navali
- L’H.M.S “Coquette” e la torpediniera N° 11 colpiti da mine nel Mare del Nord.
Parole d'epoca
Pasquale Attilio Gagliani
Cannoneggiamento politico
Oggi si inizia un bombardamento sistematico che dovrà durare almeno tre giorni, per culminare in un'avanzata che dovrebbe renderci padroni di alcuni tratti di trincea che ci danno fastidio. L'azione è contemporanea su tutto il fronte dell'armata (sui fronti delle altre armate sarà resa impossibile forse dalle abbondanti nevicate di questi giorni).
Vi è chi dice che il nostro cannoneggiamento è politico, riconnettendosi alla situazione particolare a Roma (che parola putrida è la politica! i giolittiani hanno il coraggio di metter fuori il naso, spalleggiati dai socialisti così detti ufficiali! perché non si mandano tutti in trincea in prima linea!).
Tempo perfido! le piogge continue dei giorni scorsi hanno reso i camminamenti tanti ruscelli di fango rosso: si arriva all'osservatorio in condizioni disastrose. Inauguriamo oggi il nostro osservatorio blindato: si vede molto bene e vi si gode di una sicurezza relativa; peccato che l'umidità trasuda da tutti i pori!
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Nella zona del Lagazuoi e di Col dei Bois (Torrente CosteanaBoite) nuclei di lavoratori nemici furono dispersi dal fuoco di nostri tiratori, dopo aver subite sensibili perdite.
Lungo la fronte dell' Isonzo da Plezzo a Zagora le nostre fanterie sfidando le intemperie raggiunsero in più punti le linee nemiche e vi gettarono bombe.
Sono segnalate nuove azioni dell' artiglieria avversaria contro gli abitati del Basso Isonzo e specialmente contro la stazione di Cormons: lievi danni. L' efficace intervento delle nostre artiglierie obbligò al silenzio le batterie avversarie.
Sul Carso nostri arditi drappelli fecero in più punti brillare tubi esplosivi nei reticolati antistanti alle posizioni del nemico che rispose lanciando bombe a gas lacrimogeni.
In tutto il teatro delle operazioni, nonostante le intense precipitazioni atmosferiche, continua l' attività delle nostre artiglierie.
Firmato: CADORNA