Asquith: in Irlanda situazione seria
“Tranquilli, è tutto sotto controllo”. Era questo il messaggio passato alla Camera dei Comuni a proposito dell’insurrezione irlandese. Un naso molto più lungo delle gambe. Il 27 aprile Asquith deve ammettere la verità: «La situazione resta seria».
Il contagio insurrezionale si è propagato oltre i confini cittadini, la legge marziale viene estesa a tutta l’Irlanda. A contrastare la rivolta sarà il Generale Maxwell. Gli sono stati concessi pieni poteri e non ha intenzione di perder tempo. Per i “sinn feiners” le cose iniziano a girar male. Contro di loro non c’è solo l’esercito, ma anche un discreto numero di lealisti. Compresi i compagni più moderati. Non a caso alla Camera dei Comuni sia Redmond, leader dei nazionalisti irlandesi, sia Carson, portavoce degli unionisti dell’Ulster, condannano il movimento rivoluzionario e si schierano con il Governo: «Bisogna schiacciare una volta per sempre quei ribelli».
A Parigi prende il via la conferenza economica interparlamentare: «Scopo del summit è di rendere effettiva la solidarietà economica degli Alleati». Grandi speranze, belle parole, proclami sontuosi; classico déjà vu.
A smorzare gli entusiasmi ci pensa, da Londra, Bonar Law, Segretario alle colonie: «Credo sia troppo presto per aspettarsi una soluzione definitiva. Per non produrre illusioni, si deve tener conto delle difficoltà da affrontare. I delegati della Gran Bretagna rappresentano anche le colonie e non possono assumere impegni senza un mandato preciso. In questa prima conferenza si tratterà soprattutto di parlare, prender nota e riferire».
In Mesopotamia i britannici sono disperati. Hanno un’ultima carta da giocare: vanno dai turchi e offrono un milione di sterline in oro come riscatto per gli assediati di Kut al-Amara. Parola d’onore, giurano di non impegnare più la guarnigione liberata sul fronte ottomano. No, i turchi non si lasciano convincere. Anche perché una vittoria vale molto più di un accordo e loro, il successo, ce l’hanno già in tasca. O la resa incondizionata, o la morte.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Nella seduta alla Camera dei Comuni il capo dei Nazionalisti irlandesi, Redmond, e il capo degli Unionisti dell'Ulster, Carson, biasimano il movimento rivoluzionario feniano e si mettono a disposizione del Governo per concorrere a ristabilire la calma.
- Il Generale Sir J. Maxwell prende il Comando in Irlanda. Abbandonata la New Military Service Bill.
- A Parigi si tiene una conferenza interparlamentare economica degli Alleati, con i rappresentanti delle Confederazioni del Lavoro italiana e francese, per fissare accordi fra le due organizzazioni operaie sul movimento della mano d'opera.
- Una legge istituisce il riconoscimento come “caduto per la Francia” per ciascun uomo ucciso in azione, ricordando che il loro sacrificio non è stato vano.
Fronte occidentale
- Respinto un attacco tedesco con il gas a sud di Hulluch.
Fronte orientale
- I tedeschi contrattaccano e riprendono le posizioni a sud di Dvinsk (Daugavpils) conquistate dai russi alla fine di marzo.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici occupano l'Oasi di Moghareh (140 chilometri a sud-ovest di Alessandria d’Egitto).
- I russi avanzano nel distretto di Bitlis (Caucaso).
Operazioni navali
- La corazzata inglese “Russell” affondata da una mina nel Mediterraneo: 124 perdite. Nello stesso campo minato incappa anche l'HMS Nasturtium.
- Confermato l'affondamento di un sottomarino inglese nel Mare del nord.
- L'UC-5 tedesco arenatosi mentre si trovava di pattuglia.
Parole d'epoca
L'ansia di una madre
di Sisto Monti Buzzetti, militare 60° reggimento fanteria
Cara mamma, ti scrivo dalla trincea a poca distanza dal nemico.
La giornata è splendida ed un sole veramente primaverile ci consola un po’.
Dinanzi a questa estensione infinita di neve, in mezzo a tanta esuberanza di candidissima luce, su queste eccelse vette, a pochi passi dalle dolomiti mi sento grande; grande come immensa distesa di neve, grande come gli ideali della patria.
Giunge di tanto in tanto qualche colpo di cannone, ma gli artiglieri nemici tirano male.
Domani è il mio onomastico; attendo per oggi vostre lettere: le attendo ansiosamente; spero che stasera quando torno ai baraccamenti ne troverò...
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Lungo la frontiera del Trentino dal Garda al Brenta attività delle artiglierie e dei velivoli.
Nell' Alto Cordevole la nostra artiglieria bersagliò le difese nemiche di Monte Sief.
In Valle Drava la stazione ferroviaria di Innichen fu più volte colpita da tiri aggiustati dei nostri grossi calibri.
Sull' Isonzo e sul Carso consuete azioni di artiglieria.
Una colonna nemica di carreggi lungo la strada da Oppacchiasella a Rubbia fu fatta segno al fuoco di una nostra batteria. Alcuni carri esplosero con grande fragore.
Nella zona all' est di Selz l' avversario con sperpero di munizioni e grave sacrificio di uomini, insiste nel vano intento di ricacciarci dal trinceramento da noi conquistato a sud del vallone.
Anche nella passata notte, dopo parecchie ore di intenso bombardamento, lanciò quattro successivi violenti attacchi contro le nostre posizioni. Le dense colonne di fanteria falciate dai nostri tiri furono ributtate ogni volta in grande disordine. Prendemmo al nemico una ventina di prigionieri.
Firmato: CADORNA