1 Maggio, 1916

In piazza a Berlino, arrestato Liebknecht

È sempre più difficile far digerire la guerra a chi ha ben poco da mangiare. In Germania il primo maggio è turbolento. A Berlino sono circolati dei volantini: danno appuntamento a Potsdamer Platz e con il passare delle ore accorre sempre più gente. Protestano contro la guerra, contro il caro viveri, contro una qualità della vita peggiore di quanto si potesse immaginare. Ci sono anche donne e bambini, tante, tantissime, perché a casa la guerra pesa tutta sulle loro spalle. In serata interviene la polizia: di fronte ai tumulti il pugno è duro, i manifestanti vengono dispersi a suon di cariche.
Quanto siano stati gravi i disordini lo dimostrano i giornali: nonostante la censura non possono fare a meno di parlarne. Certo, i comunicati sminuiranno tutto, parleranno solo di qualche curioso e nove arresti, tra cui Liebknecht, ma intanto viene proibita la diffusione dei quotidiani all’estero; bisogna mettere a tacere la questione. 


Sul fronte occidentale francesi e tedeschi se le danno di santa ragione a Fort Douaumont e a le Mort Homme. Il Generale Pétain avrebbe tante idee, realizzabili fino a un certo punto, ma soprattutto avanza tante richieste, forse troppe. Snervato, Joffre gli affida il Comando del gruppo centrale di armate. In teoria sarebbe una promozione, in pratica è un modo per metterlo da parte. La seconda armata e la direzione della battaglia di Verdun passa nelle mani del Generale Nivelle. Offensivista per vocazione, sarebbe l’uomo giusto per favorire il piano originale del nemico: far dissanguare i francesi. Purtroppo per Berlino quell’idea è già andata in malora: i tedeschi, a caccia di successi, sono caduti nella loro stessa trappola.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Berlino, per la ricorrenza del 1° maggio, scoppiano disordini e si fanno grandi dimostrazioni contro la guerra e il caro viveri. Fra i numerosi arrestati c’è anche il deputato Liebknecht.
  • Estradato Trebitsch-Lincoln.

Fronte occidentale

  • Pétain viene nominato Comandante del gruppo centrale di armate, lasciando la direzione della seconda armata e della battaglia di Verdun al Generale Nivelle.
  • Battaglia di Verdun: i francesi hanno successo a Forte Douaumont.
  • Respinto un forte attacco tedesco alle posizioni francesi di le Mort Homme.
  • Attacco tedesco respinto a est di Ypres e a nord di Albert.
  • Assalto degli Zeppelin sulle coste est di Inghilterra e Scozia.

Operazioni navali

  • L’ “Aegusa” e il “Nasturtium” vengono dichiarate affondate nel Mediterraneo.

Parole d'epoca

Viatico

di Clemente Rebora. Poeta e militare nel 159º reggimento fanteria

O ferito laggiù nel valloncello,
tanto invocasti se tre compagni interi cadder per te che quasi più non eri.
Tra melma e sangue tronco senza gambe e il tuo lamento ancora, pietà di noi rimasti a rantolarci e non ha fine l’ora,
affretta l’agonia, tu puoi finire, e nel conforto ti sia nella demenza che non sa impazzire,
mentre sosta il momento il sonno sul cervello,
lasciaci in silenzio grazie, fratello.

DAL FRONTE

Nel tratto di frontiera dal Garda al Brenta attività delle artiglierie. Più intensa nella zona montuosa a nord della depressione di Loppio. L' artiglieria nemica provocò coi suoi tiri l' incendio di Castione a sud di Mori. La nostra di rimando distrusse l' abitato di Pannone e provocò lo scoppio di un deposito di munizioni in Valle Gresta.
Nel massiccio della Marmolada (Alto Avisio) un nostro riparto di fanteria superando con ardimento gravi difficoltà di terreno e l' accanita resistenza dell' avversario, s' impadroniva di una forte posizione a più di 3000 metri di altitudine. Furono presi 52 prigionieri, 2 mitragliatrici, armi, munizioni e materiali da guerra.
Sull' Isonzo azioni intermittenti delle artiglierie.
Lungo le pendici settentrionali del Monte San Michele la notte sul 10 aprile l' avversario tentò un attacco che fu prontamente respinto.
Nella passata notte un nostro dirigibile, navigando tra fitte nubi e ostacolato dalla tormenta, raggiunse Valle Lagarina. Ivi bombardava la linea ferroviaria da Caldiano a Trento e la stazione ferroviaria di questa città, danneggiando e provocando un incendio. L' aeronave, ricercata e scoperta da numerosi riflettori, fatta segno a vivo fuoco di artiglieria, ritornò incolume nelle linee.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori