24 Settembre, 1916

Bombardate le fabbriche Krupp

Dici Essen, pensi Krupp. Come tutta la regione della Ruhr, la città è un importante polo industriale. A Essen è di casa la famiglia Krupp, magnati della siderurgia già nel 1916 e tra i principali fornitori bellici tedeschi. L’importanza dell’obiettivo è evidente e il 24 settembre arriva puntuale la visita di due aviatori francesi: una dozzina le bombe sganciate.
Sul fronte occidentale la Germania si trova costretta a fare i conti con la critica situazione di Combles, quasi del tutto accerchiata. Tre contrattacchi tedeschi a ovest di Lesbœufs vengono respinti. In generale il fronte occidentale vive una giornata abbastanza tranquilla: «Nessun avvenimento importante». Solo i duelli d’artiglieria fanno la voce grossa.
In Dobrugia l’esercito di Mackensen si avvia a completare il ripiegamento, fortificandosi sulle vecchie posizioni e limitando la portata dello scacco subito.

Resta confuso l’orizzonte greco, anche perché, con l’occupazione di poste e telegrafi, la censura e la propaganda sono passate in mani francesi.

All’Intesa non interessa più di tanto l’intervento ellenico, non si fida della politica ateniese, ma pretende garanzie sulla neutralità effettiva e sulla completa sicurezza del corpo di spedizione di Salonicco.
Dal Medio Oriente arrivano notizie dallo Shariff di La Mecca: la guarnigione ottomana di Ta’if, quasi 2.000 uomini con svariato materiale, si è arresa all’assedio. Solo Medina resiste ancora.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Ottawa: il prestito di guerra canadese raccoglie 20 milioni di sterline. Straordinario successo: è stato sottoscritto da 6 milioni di persone.
  • Le Potenze dell’Intesa chiedono alla Grecia, non di intervenire in guerra al loro fianco, ma che dia garanzie sicure e assolute di neutralità.

Fronte occidentale

  • Le fabbriche Krupp a Essen bombardate da due aviatori francesi; sganciate 12 bombe.
  • I tedeschi eseguono tre attacchi sulle linee alleate a ovest di Lesbœufs, ma falliscono tutti.

Fronte meridionale

  • Uno zeppelin sgancia tre bombe su Bucarest.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Lo Shariff di La Mecca annuncia di aver costretto alla resa Ta’if (60 km. a sud-est di La Mecca); catturata la guarnigione turca, cannoni e rifornimenti.

Parole d'epoca

Il mio siluramento

di Bruno Palamenghi, 227a fanteria, brigata Rovigo, tenente colonnello

Il Generale Ruggeri Laderchi – Comandante del Corpo d’Armata (Cesare Ruggeri Laderchi, tenente generale comandante dell'8° corpo d'armata, Ndr) – viene a visitare ed ispezionare il mio Regg.to, mentre ci troviamo alle istruzioni, fuori gli accantonamenti ma ... per la maligna e perversa interpretazione voluta dare alla mia seconda domanda presentatagli per via gerarchica ai primi di Settembre, per ottenere il trasferimento del mio Gino al mio Regg.to od al 228° questo eccelso Signore, fiero mascalzone – impareggiabile vigliacco – viene col proposito – col proponimento – di farmi uscire dai gangheri – mandarlo alla forca – al diavolo – e mettermi sotto processo per insubordinazione. Il Reggimento non ancora erasi potuto riorganizzare – riordinare – sistemare – per mancanza del tempo necessario – dopo il mese disastroso di trincea sul Vertoibizza – ove, Ufficiali e Truppa, stavano permanentemente in mezzo all’acqua del torrente o fiume – in mezzo al fango – e continuamente sotto il tiro delle mitragliatrici e fucilerie del San Marco. 

 Non ancora avevo ricevuto dai Magazzini di 2a linea, gli oggetti di corredo – armamento – e materiale vario, già da tempo da me richiesto. Ebbene! questo fiero farabutto e mascalzone del Sig. Laderchi, pretendeva – o supponeva far credere di pretendere – di trovare il Regg.to come in una rivista per lo Statuto, o altra solennità, ove le truppe si presentano dopo molti giorni di preparativi, in guarnigione in tempo di pace. Cominciò su questo e quell’oggetto di corredo a fare osservazioni stupide – indisponenti – perverse – da portarmi al punto di rispondergli molto male – con sgarbo – e poi non rispondergli più io ma fargli rispondere dai comandanti di Compagnia. Quale il dietro scena di tanto accanimento da parte di questo fiero mascalzone contro di me?

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Sulla fronte Tridentina l' avversario insistè in tentativi di diversione.
In Valle di Ledro il giorno 22 respingemmo un nucleo nemico a nord-est di Lenzuno.
In Valle dell' Astico, all' alba del 23 durante un intenso bombardamento su Monte Cimone lo scoppio di due poderose mine nemiche obbligò i nostri a ripiegare di un centinaio di metri dalla vetta del monte. La posizione abbandonata è tenuta sotto il fuoco di interdizione delle nostre artiglierie.
In Valle Sugana la sera del 22 l' avversario rinnovò l' attacco sul Civaron, ma fu prontamente respinto.
Nell'Alto Cordevole con ardita operazione di sorpresa un nostro reparto conquistò una posizione avanzata verso la Cima di Monte Sief, fugandone i difensori.
Lungo la rimanente fronte azioni delle artiglierie. In risposta a tiri nemici su Cortina di Ampezzo e nella zona di Misurina, bombardammo la stazione di Sillian e la ferrovia di Valle Drava.
Sul Carso nella passata notte l' avversario lanciò contro i capisaldi di Quota 208 e Quota 144 nuovi violenti attacchi, completamente falliti per l' assidua vigilanza e la salda resistenza dei nostri.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori