26 Settembre, 1916

Conquistate Combles e Thiepval

Ormai circondato non poteva durare. Il 26 settembre i britannici conquistano Combles, villaggio fortificato ad arte. Non è l’unico successo per le truppe del Generale Haig: quattordici chilometri a nord-ovest, quasi sulle sponde dell’Ancre, cade anche Thiepval, sotto pressione da oltre un mese; i tedeschi organizzano le nuove linee sul vicino saliente. In appena due giorni, gli Alleati hanno incamerato un lauto bottino di guerra e migliaia di prigionieri.

Se sul fronte occidentale l’azione sembra seguire un corso logico, negli altri teatri è tutto più confuso. La continua alternanza di vivaci attacchi e contrattacchi danno l’impressione di un gran disordine. Nonostante la preparazione, molte iniziative appaiono frettolose, come fossero concepite solo per impressionare il nemico. Gli esiti sono spesso nulli, i soldati muoiono senza capirne lo scopo.
Sul fronte macedone gli Alleati hanno sempre Monastir nel mirino, ma la fatica aumenta. A prescindere dalla resistenza bulgaro-tedesca.

 «Il compito è arduo per la mancanza di strade adatte a rapidi rifornimenti. […] In certe regioni solo i muli sono utilizzabili». I servizi, dalle retrovie alla prima linea, non sono neanche paragonabili alle necessità. «La stagione della pioggia e della nebbia, caratteristiche dell’autunno macedone, è cominciata. Lo svolgimento delle operazioni ne risente».
In Romania la battaglia infuria soprattutto in due settori: attorno a Sibiu e sul passo di Vulcan, ripreso dalle forze di Bucarest.
In Grecia il Governo deve far fronte all’ennesima brutta notizia: parte della flotta si è ammutinata, unendosi a quella Alleata al largo del Pireo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Gli Alleati conquistano Combles e Thiepval.
  • I britannici assaltano Gueudecourt: la cavalleria insegue i tedeschi. Prese risorse e prigionieri.
  • I francesi avanzano a est di Combles e Rancourt ed entrano nella foresta di Saint-Pierre-Vaast.

Fronte italiano

  • Idrovolanti italiani bombardano con 600 kg. d'alto esplosivo le opere del porto di Durazzo.

Fronte meridionale

  • L'avanzata dell'ala sinistra Alleata in Macedonia continua su tutto il fronte in direzione di Monastir.
  • Il Passo di Vulcan ripreso dai rumeni.
  • Comincia la battaglia di Sibiu (Transilvania).
  • Atene: le navi greche si sono unite alla flotta Alleata dell’Ammiraglio Du Fournet, Comandante in capo francese.

Fronte d’oltremare

  • Il Generale Crewe occupa Igalulu (Tabora, Africa orientale tedesca).

Parole d'epoca

Il 13esimo Fanteria

di Giuseppe Abate

Alla fine di Settembre si discese al Vallone, sulla costa del Nad-Logem, ove ci eravamo accampati due settimane prima. Con sorpresa vi trovammo una città, che dipoi fu detta «Baraccopoli ». Ne presentiamo la descrizione, che ne facemmo in quei giorni nel nostro «Taccuino di guerra»: « Baraccopoli è in un bosco. Pini, castagni, acacie la nascondono al nemico che con velivoli spia dal cielo. Le vie di essa sono molte, tutte tortuose, scoscese, fangose. I suoi.... palazzi sono alti non più di due metri e da tre lati infossati nel terreno rossastro. Alla sua costruzione è servito ogni sorta di materiale : tronchi d'albero, paletti di ferro, carta incatramata, sassi, terra.... Tutte le abitazioni sono senza porte, e se ci fossero queste sarebbero senza serrature: alla guerra si è tutti onesti!... « Quando piove, Baraccopoli è un pantano e noi siamo i batraci.... ma con questa variazione che noi non gracidiamo mai, nemmeno quando il cannone ci stuzzica, come sovente fa a notte!... Senza dubbio noi cittadini di Baraccopoli siamo tutti persuasi che il silenzio è veramente d'oro!...

Chi invece qui vuol farsi sentire a forza, sebbene non siamo più a Maggio, sono gli asini che ci portan l'acqua. Quando tutto è silenzio, qualche asino spiritoso, in chiave di basso di tenore, dà il tono, senza ricorrere a diapason, e tosto sorge solenne un coro di voci somaresche! È proprio vero che l'asino vuol fare lo spaccone anche alla guerra!... Canti pure «Giovannino», l'asinelio glorioso e già ferito del 3.^ Battaglione, perché è una bestia valorosa e ci accompagna sin dal primo giorno della guerra, ma gli altri, gli altri perché? Forse perché l'asino oltre ad essere testardo, è ambizioso e superbo!...»

 

DAL FRONTE

In Valle Astico l' efficace incessante tiro di interdizione delle nostre artiglierie sulla vetta del Cimone mandò a vuoto ogni tentativo nemico per occupare stabilmente la posizione e rafforzarla.
Alla testata del Vanoi l' artiglieria avversaria continuò ieri nell' intenso bombardamento delle nostre posizioni a nord-est del Cauriol senza riuscire a scuoterne la salda resistenza.
Nell' Alto Cordevole i contrattacchi nemici, di crescente violenza contro la posizione da noi conquistata il giorno 23, verso la cima di Monte Sief, furono tutti valorosamente ributtati dai nostri con gravi perdite per l' avversario.
Lungo la rimanente fronte azioni varie delle artiglierie. La nostra provocò esplosioni e incendi in Poscosta (Valle Corvaratorrente Gader); quella nemica lanciò qualche granata sui sobborghi di Gorizia.
Velivoli nemici fecero cadere bombe su Grigno e Cismon (Valle Brenta): un morto e qualche ferito.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori