Duma: riunire le regioni polacche
La risposta russa non poteva tardare oltre, l’arbitraria indipendenza della Polonia è un affronto da prendere di petto: «Germania e Austria-Ungheria, approfittando della temporanea occupazione, proclamarono la separazione delle regioni polacche dall’Impero russo e la loro costituzione in Stato indipendente. È evidente l’intenzione di effettuare un reclutamento. Il Governo zarista vede in questo atto una nuova, grossolana, infrazione dei principi fondamentali del diritto internazionale, che vietano di costringere la popolazione dei territori occupati a combattere contro la propria patria. Il Governo russo considera nullo questo atto». Il 14 novembre si riunisce la Duma e Pietrogrado ne approfitta per ribadire la sua idea: unire tutte le province polacche e concedergli l’autonomia sotto lo scettro zarista. Già, non proprio la completa indipendenza tanto agognata a Varsavia, piuttosto qualcosa di simile al modello finlandese.
Siccome Berlino è consapevole di aver un gran bisogno di uomini e non solo di soldati, i giornali tedeschi propongono di non accontentarsi di belgi e polacchi, ma di istituire la coscrizione civile: uomini e donne dai sedici ai sessantacinque anni dovrebbero tutti lavorare per l’aumento della produttività dell’industria bellica.
Dalla stampa tedesca a quella italiana, ispirata dalla disapprovazione del Vaticano per il bombardamento asburgico di Padova e in generale delle città indifese.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- In Russia si riunisce la Duma.
- Il Governo russo protesta contro gli Imperi centrali per la proclamazione in Stato autonomo delle provincie polacche russe e conferma la decisione di riunire tutta la Polonia in uno Stato autonomo sotto lo scettro dello Zar. Anche i deputati polacchi alla Duma contestano il piano austro-tedesco.
- Il Papa, mandando 10.000 lire per le vittime del bombardamento di Padova, telegrafa al Vescovo delia città deplorando e riprovando i bombardamenti aerei sopra innocue città.
- Gran Bretagna: Introdotta la legge sulle pensioni.
- Regno Unito: pubblicazione del Libro bianco sulla della “Black List” del 28 luglio, in risposta alla protesta degli Stati Uniti.
- Pubblicato il rapporto di Sir P. Lake del 27 agosto 1916 (30 aprile-26 agosto 1916) sulle operazioni in Mesopotamia.
- L'ex Emiro di La Mecca e il nuovo Kedivè d'Egitto sono condannati a morte in contumacia da un tribunale di guerra turco ad Aleppo, per essersi levati in armi contro la Sublime Porta.
Fronte occidentale
- Nord della Somme: i britannici catturano Beaucourt-sur-l'Ancre e avanzano a est di Butte de Warlencourt.
- Sud della Somme: respinti gli attacchi tedeschi ad Ablaincourt e Pressoir.
Fronte italiano
- Respinti con perdite i violenti attacchi austro-ungarici al saliente “Casa dei Pini”, a sud-est di Gorizia.
Fronte meridionale
- I rumeni si ritirano a sud del Passo Vulcan e sotto Passo Törzburg; duri scontri nella valle del Prahova (sud di Passo Predeal).
- Gli Alleati avanzano su Monastir.
- I bulgari si ritirano sulla Bistrica.
Parole d'epoca
"Saria melio di mangiar male"
di Agostino Tonetto militare, 97° reggimento fanteria, brigata Genova
Carisima mia Cara moglie
Vengo con questa mia letera per fandoti saper dela mia salute io Cara moglie sto Bene e cosi vorei sperare di te, che molto disidero dela tua salute, e cosi dei nostri Cari bambini e di Tuta lintiera famiglia, che viaguro la salute come io che mi trovo avicino del canone magari potese star sempre in questa posisione, ma, non so quanto si stara che non sapiamo se aritornemo in ritorno o se andiamo in trincea che siamo qua ora per ora che Cara moglie mi bate il quore a pensando di tuti voi specialmente apensando ai nostri Cari Bambini che tengo molto dolor a pensando a voi e a te, Basta, Coragio sempre che idio spero che non si dimentica di me, e neanche di Te e di tuti voi pregate per me. Cara moglie siamo acanpati come erimo quando erimo a Cormons ma ora siamo molto più lontano di Cormons che come tio schrito in nele Cartoline che tio mandato siamo a vicino 11 ma Io Cara moglie non so che cosa vuol dir che io non o veduto nesuna arisposta che da quel Bilieto che
mi ai mandato a Verona non o veduto altre letere Tue, e mi meto in gran pensieri per forse sara per i cambi ma, Bernardo aricevuta una letera ancora ancora quando erimo a cormons, e io e zerbini e atilio non abiamo visto nesuna risposta dunque non so come sia queste cose per forse sei amalata o ce qualche Bambino amalato, schrivimi piu presto posibile che disidero presto le tue notisie e non pensa a Io che per ora sto Benisimo
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Sulla fronte Tridentina attività delle opposte artiglierie. Le nostre disturbarono movimenti di colonne e carreggi nemici in Vallarsa, nelle zone di Col Santo e di Folgaria e sugli altipiani di Tonezza e di Asiago. Velivoli nemici tentarono con insistenza ricognizioni nel nostro territorio, ricacciati dal fuoco delle batterie controaeree e da attacchi dei nostri aviatori. Nell'alto Vanoi una squadriglia nemica riuscì a lanciare bombe su Canale San Bovo, uccidendo due soldati ed alcuni quadrupedi. Lungo la rimanente fronte fino al mare azioni sparse delle artiglierie. Sul Carso le nostre fanterie rettificarono avanzando qualche tratto della fronte. Sul nuovo terreno occupato fu raccolto un mortaio lanciabombe con munizioni. La sera del 12 idrovolanti nemici lanciarono bombe su Ravenna, Pontelagoscuro, Polesella, Magnavacca e Ariano Polesine; nè vittime nè danni. Ugualmente vane riuscirono incursioni compiute ieri da squadriglie avversarie su Romans, Vermegliano e Doberdò. Un velivolo che tentava assalire un nostro aerostato in osservazione, colpito dai tiri delle artiglierie cadde in territorio nemico verso Nabresina.
Firmato: CADORNA