17 Aprile, 1917

Schneider flop

Corri, anzi no, perché potrebbero averti ordinato di andare al passo. Tu vorresti correre come non hai mai fatto prima, correre come se la morte ti inseguisse e non fossi tu, invece, ad andarle addosso. Fai una cosa: non pensare; vai solo avanti, un passo dopo l’altro. E per l’amor del cielo non pensare. Per molti il balzo dal parapetto della trincea è l’ultimo atto della tragedia. C’è però chi non ci sta: i soldati sono stanchi, stufi; gli ammutinamenti nell’esercito francese aumentano, il fenomeno diventa significativo.
A ridare entusiasmo non è bastata neanche l’entrata in azione dei primi Schneider CA1: i carri armati francesi arrancano su un terreno reso impraticabile da pioggia, nevischio e granate. In più hanno giusto un paio di difettucci, ma niente di serio: i progettisti si sono dimenticati di corazzare a modo il serbatoio della benzina e l’hanno posizionato sul muso. Sono fuochi d’artificio semoventi, ma c’è ben poco da sorridere. Cinquantasette Schneider saltano in aria con tutto l’equipaggio. I compagni sono impotenti: possono solo guardare le fiaccole umane correre e dimenarsi e rotolarsi a terra, fino all’ultimo sussulto.

 Il 17 aprile la battaglia dell’Aisne infuria sulle colline dello Chemin des Dames e a Moronvilliers, a est di Reims. Se lo cercaste su Google Maps trovereste solo un bosco e un cartello scritto a mano sul ciglio della strada: “Moronvilliers, village détruit, 1914-1918”.

A tremila chilometri di distanza i britannici si preparano a un secondo tentativo su Gaza. E ancora una volta si abbandonano alla supponenza, all’arroganza, al sogno di una tranquilla passeggiata contro un nemico inferiore. Il cieco ottimismo non li porterà da nessuna parte.
Non si ferma neanche la guerra sottomarina indiscriminata: nel Canale della Manica i sommergibili tedeschi affondano il Lanfranc e il Donegal, due ex piroscafi britannici convertiti in navi ospedale; un’ottantina le vittime, tra cui alcuni prigionieri tedeschi feriti.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Lenin enuncia le Tesi al Palazzo della Tauride, sede del Soviet di Pietrogrado.
  • Al Congresso del Consiglio dei delegati degli operai e dei soldati russi sono acclamatissimi il rivoluzionario russo Plechanov, tornato dall'estero, e i delegati delle Associazioni operaie inglesi e francesi.
  • Chiuso il sesto prestito di guerra tedesco: raccolti 656.100.000 sterline.
  • Misure del Senato statunitense per sopprimere l’esportazione di beni, cibo, etc. verso la Germania.

Fronte occidentale

  • Comincia la battaglia di Moronvillers (est di Reims).
  • I tedeschi attaccano vicino alla fattoria Hurtebise (fra Troyon e Craonne) e a Courcy (nord di Reims), ma vengono respinti.
  • Battaglia delle colline, o "terza battaglia della Champagne": offensiva francese a occidente; conquistate alcune posizioni in Champagne, ma al prezzo di forti perdite; primi segni di ammutinamento tra i reparti francesi.
  • I francesi catturano le alture di Massif e circa 3.500 prigionieri. 

 Fronte asiatico ed egiziano

  • Comincia la seconda avanzata contro Gaza. Le truppe anglo-egiziane avanzano a sud della città, prendendo una posizione avanzata turca su circa 10 km.
  • I britannici, nella notte tra il 17 e il 18 aprile, forzano il passaggio di Shatt-al-Adhaim.

Operazioni navali

  • Le navi ospedale inglesi “Landranc” e “Donegal” silurate e affondante nel Canale della Manica.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 691 - 17 APRILE 1917 - ORE 18:00

In Valle Lagarina le nostre artiglierie rinnovarono ieri il bombardamento della stazione di Calliano, provocando danni agli edifici, fughe di treni e di autocarri, sbandamenti di truppe.
Sono segnalati scontri di nuclei di fanteria sulle pendici di Punta Albiolo (Valle Camonica) e di Monte Cima (torrente Maso-Brenta). Respingemmo l'avversario, prendendogli armi, munizioni e qualche prigioniero.
Alla testata della Valle di Travignolo, durante forte tormenta, un riparto nemico irruppe di sorpresa in una nostra posizione avanzata ad ovest del Lago di Bocche, ma ripiegò poi rapidamente nelle proprie linee.
Analogo tentativo di sorpresa, protetto da fitta nebbia, contro le nostre posizioni del passo di Sodogna (Valle di Dogna Fella) fu invece dai nostri nettamente ributtato con gravi perdite per l'assalitore.
Sulla fronte Giulia duelli delle artiglierie, più intensi nella conca di Gorizia, e attività aerea. Un velivolo nemico fu abbattuto in combattimento nel cielo di Ternova.

Generale CADORNA

Le Tesi di Aprile di Lenin

I have outlined a few theses which I shall supply with some commentaries.  I could not, because of the lack of time, present a thorough, systematic report.  The basic question is our attitude towards the war.
The basic things confronting you as you read about Russia or observe conditions here are the triumph of defencism, the triumph of the traitors to Socialism, the deception of the masses by the bourgeoisie... The new government, like the preceding one, is imperialistic, despite the promise of a republic - it is imperialistic through and through.

One

In our attitude toward the war not the slightest concession must be made to "revolutionary defencism," for under the new government of Lvov & Co., owing to the capitalise nature of this government, the war on Russia's part remains a predatory imperialist war.

In view of the undoubted honesty of the mass of rank and file representatives of revolutionary defencism who accept the war only as a necessity and not as a means of conquest, in view of their being deceived by the bourgeoisie, it is necessary most thoroughly, persistently, patiently to explain to them their error, to explain the inseparable connection between capital and the imperialist war, to prove that without the overthrow of capital it is impossible to conclude the war with a really democratic, non-oppressive peace.
This view is to be widely propagated among the army units in the field...

Two

The peculiarity of the present situation in Russia is that it represents a transition from the first stage of the revolution - which, because of the inadequate organisation and insufficient class-consciousness of the proletariat, led to the assumption of power by the bourgeoisie - to its second stage which is to place power in the hands of the proletariat and the poorest strata of the peasantry...
This peculiar situation demands of us an ability to adapt ourselves to the specific conditions of party work amidst vast masses of the proletariat just wakened to political life.

Three

No support to the Provisional Government; exposure of the utter falsity of all its promises, particularly those relating to the renunciation of annexations.  Unmasking, instead of admitting, the illusion-breeding "demand" that this government, a government of capitalist, should cease to be imperialistic...

Four

Recognition of the fact that in most of the Soviets of Workers' Deputies our party constitutes a minority, and a small one at that, in the face of the bloc of all the petty bourgeois opportunist elements... who have yielded to the influence of the bourgeoisie...
It must be explained to the masses that the Soviet of Workers' Deputies is the only possible form of revolutionary government and that, therefore, our task is, while this government is submitting to the influence of the bourgeoisie, to present a patient, systematic, and persistent analysis of its errors and tactics, an analysis especially adapted to the practical needs of the masses...

Five

Not a parliamentary republic - a return to it from the Soviet of Workers' Deputies would be a step backward - but a republic of Soviets of Workers', Agricultural Labourers' and Peasants' Deputies throughout the land, from top to bottom.
Abolition of the police, the army, the bureaucracy...
All officers to be elected and to be subject to recall at any time, their salaries not to exceed the average wage of a competent worker...

Six

In the agrarian programme, the emphasis must be shifted to the Soviets of Agricultural Labourers' Deputies.
Confiscation of private lands.
Nationalisation of all lands in the country, and management of such lands by local Soviets of Agricultural Labourers' and Peasants' Deputies.
A separate organisation of Soviets of Deputies of the poorest peasants.
Creation of model agricultural establishments out of large estates...

Seven

Immediate merger of all the banks in the country into one general national bank, over which the Soviet of Workers' Deputies should have control...

Eight

Not the "introduction" of Socialism as an immediate task, but the immediate placing of the Soviet of Workers' Deputies in control of social production and distribution of goods...

Nine

Party tasks:
A. Immediate calling of a party convention.
B. Changing the party program, mainly: 

  • Concerning imperialism and the imperialist war. 
  • Concerning our attitude toward the state, and our demand for a 'commune state." 
  • Amending our antiquated minimum programme.

 

Ten

Rebuilding the International. Taking the initiative in the creation of a revolutionary International, an International against the social-chauvinists and against the "centre"..

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori