Se solo i russi...
Giornata di lacrime tra i serbi: il 18 maggio, a Nizza, si spegne il Generale Putnik, per tutti “il Voivoda”, eroe nazionale di un Paese al momento inesistente, cancellato. Aveva combattuto, bene, contro gli ottomani; si era distinto nelle guerre balcaniche, ma soprattutto era stato lui a bastonare la spocchia asburgica nel 1914, infliggendo uno scacco umiliante agli eserciti di Vienna.
Capitolo Isonzo: gli italiani consolidano le proprie posizioni e riassettano le comunicazioni; con circospezione completano anche la cattura di Quota 652, sul Vodice, un caposaldo della difesa austro-ungarica. Sì, ma le aspettative erano più alte. Proprio come i francesi si lamentavano della nostra inattività, ora noi ci lamentiamo della passività russa. “Eh, se solo Pietrogrado impegnasse almeno una parte delle forze nemiche…”
Già, ci farebbe comodo, ma il Governo provvisorio e gli alti ranghi dell’esercito sono troppo occupati nel gestire e controllare «l’ondata della folla irresponsabile, guidata da istinti incolti e agitata da propagandisti molto sospetti».
Piccolo dettaglio: quella folla è ancora armata, nessun civile ha restituito i fucili della rivoluzione e qualcuno ha già ventilato la formazione di una “Guardia rossa”.
Per il Governo provvisorio le buone notizie arrivano dai vertici dell’esercito: i Generali Gurko e Brusilov sono soddisfatti del nuovo Gabinetto e ritirano le dimissioni. Intanto la Duma suggerisce di restare fedeli agli Alleati.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I Generali Gurko e Brusilov ritirano le dimissioni dopo la costituzione del Ministero di coalizione e la nomina di Kerenskij, popolarissimo fra i soldati, a Ministro della Guerra.
- La Duma chiede al Governo provvisorio di restare fedele agli Alleati.
- Muore a Nizza l'ex Generalissimo serbo, l'eroico e popolarissimo “Voivoda” Putnik, che guidò i serbi alla vittoriosa e disperata riscossa del 1914 e della primavera del 1915.
- Il Congresso degli Stati Uniti approva in via definitiva la riforma militare: 500.000 uomini verranno reclutati a settembre.
- Le unità del corpo dei medici militari degli Stati Uniti raggiungono l’Inghilterra.
- Alla Camera dei Comuni inglese il Primo Ministro Lloyd George comunica le decisioni del recente Consiglio di guerra dell’Impero per la continuazione della guerra sino alla vittoria. Le riunioni del Gabinetto imperiale saranno tenute annualmente e in qualsiasi momento per affari urgenti dell’Impero.
Fronte occidentale
- Attività d’artiglieria vicino Fresnoy.
- I tedeschi si concentrano sull’altopiano “California” e sullo Chemin des Dames: respinti gli attacchi.
Fronte italiano
- Con un vigoroso attacco gli italiani conquistano la cresta della Quota 652 (Vodice), caposaldo della difesa a nord del Monte Santo.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 721 - 18 MAGGIO 1917 - ORE 18:00
Nella giornata di ieri le nostre truppe attesero a rafforzare le importanti posizioni conquistate ad oriente dell'Isonzo e ad assestare le comunicazioni. L' alacre opera fu disturbata da nuove violente reazioni dell'avversario, fallite tutte contro l'incrollabile resistenza della valorosa armata di Gorizia.
Già nella notte sul 17, col favore delle tenebre, il nemico aveva vanamente tentato attacchi di sorpresa contro le nostre posizioni della testa di ponte di Bodrez, del Vodice (Quota 592) e di Grazigna. Nella mattinata successiva, portate in linea forti riserve, l'avversario reiterava ovunque gli sforzi che assunsero carattere di particolare violenza nella zona del Vodice e a sud di Grazigna. Fulminate dai tiri precisi delle nostre artiglierie, le masse nemiche furono contrattaccate e disperse dalle nostre fanterie che circuirono in più punti gli assalitori, costringendoli alla resa.
Il numero complessivo dei prigionieri finora accertati dal giorno 14 a ieri ascende a 6432, dei quali 143 ufficiali. Non è ancora possibile verificare l'entità del bottino di guerra.
Su tutta la fronte da Tolmino al mare continua violentissima la lotta delle artiglierie. Gorizia subì nuove gravissime devastazioni.
Nella passata notte un nostro dirigibile, navigando tra strati di nubi, giungeva di sorpresa sulle retrovie nemiche ad oriente di Gorizia e vi bombardava accampamenti di truppe, ritornando poi incolume nelle linee.
Generale CADORNA