9 Agosto, 1917

Scintille italo-britanniche

Temperatura rovente in Italia, ma non è il caldo estivo. Le ultime esternazioni britanniche su Jugoslavia e Impero asburgico hanno acceso la miccia, la querelle tra la stampa italiana e Londra scoppia: «Questo fenomeno si ripete sia nei discorsi di alcuni politici, sia negli articoli dei quotidiani inglesi. […] Non è credibile che uomini e giornali di tale livello commettano sempre lo stesso errore. Bisogna ricercare la vera causa di questo atteggiamento. I nostri uomini politici devono esaminare il problema in tutta la sua realtà. […] Occorre neutralizzarlo, perché le antipatie inglesi per l’Austria sono molto tiepide».
Come se non bastasse, la rivista specializzata Saturday Review ha pensato bene di sponsorizzare una grande Austria-Ungheria: “A noi non conviene smembrare l’Impero asburgico, anzi, uno Stato più forte per prima cosa si affrancherebbe dai tedeschi. E poi ci sono troppi popoli, etnie e religioni nell’Impero, per quanti Stati si possano creare ci sarebbero sempre minoranze scontente e conflitti regionali. Meglio un colosso federale amico, capace di rivoltarsi contro Berlino”.

 Il punto di vista ha la sua logica, è legittimo, ma per noi inaccettabile e scoperchia il vaso di Pandora: «È vero, gli inglesi sono nemici dei tedeschi e il mostruoso conglomerato austro-jugoslavo darebbe fastidio a Berlino. Ma gli inglesi sono, salvo errori, anche alleati italiani, a cui quel conglomerato toglierebbe il respiro. […] Nell’articolo manca solo il peregrino detto “se l’Austria non ci fosse, bisognerebbe inventarla”. […] Forse lo sciovinismo inglese creerebbe volentieri una grande Austria per armarla contro la Germania, però questo restituirebbe alla Germania l’alleanza italiana».

Il 9 agosto sul fronte occidentale qualcosa si muove, ma non troppo. Più interessante l’altro versante della guerra, quello orientale. In Romania Mackensen pigia l’acceleratore, minaccia le comunicazioni russo-rumene e costringe gli Alleati a ripiegare nella valle del Trotuș; in Bucovina l’esercito di Pietrogrado riesce in qualche modo a riprendere le alture a sud di Vama.
E qui si innesta un’altra piccola polemica interna agli Alleati. I russi sono stanchi della pessima stampa occidentale: «Nonostante le gravi difficoltà, l’esercito russo sostiene una parte molto importate nella lotta contro gli Imperi centrali, una parte degna della sua grandezza e rispondente agli obblighi assunti. Gli Alleati devono riconoscerlo». Secondo i calcoli di Pietrogrado almeno 137 divisioni nemiche sarebbero impegnate sul fronte orientale, quasi quanto quelle dislocate lungo il fronte occidentale. “Basta dire che non facciamo nulla”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • II Perù chiede alla Germania il pagamento di un'indennità e degli interessi per l'affondamento della nave “Dorton”, rifiutando di sottoporre la questione al tribunale delle prede, come proposto da Berlino.
  • Terza lettura e approvazione della legge sul servizio militare in Canada.

Fronte occidentale

  • I britannici effettuano con successo alcuni raid nel distretto di Lens.

Fronte orientale

  • I russi riprendono le alture perse a sud di Vama (Bucovina meridionale).

Fronte meridionale

  • Mackensen intensifica la sua offensiva, minacciando le comunicazioni russo-rumene. Dopo tre giorni di combattimenti i russo-rumeni vengono respinti indietro.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO 
BOLLETTINO DI GUERRA N. 803 – 9 AGOSTO 1917 - ORE 18:00

Durante la giornata di ieri azioni di pattuglie svoltesi qua e là su tutta la fronte, il nemico lasciò perdite sul terreno e prigionieri nelle nostre mani.
La lotta delle artiglierie fu più vivace su alcuni tratti del Medio Isonzo e del Carso.
Nella mattinata nostre squadriglie aeree, persistendo nell’operazione iniziata il giorno 6, si portarono sulla valle di Chiapovano provocando, con getto di numerose bombe, nuove distruzioni ed incendi in quegli impianti militari.
Il vivacissimo fuoco delle difese raggiunse gli apparecchi e ne colpì qualcuno: ma i nostri bravi aviatori seppero ricondurli tutti ai loro campi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori