Il Kaiser si gode Riga
Il Times, a ragione, calza i panni da uccellaccio del malaugurio: «I tedeschi hanno paura delle piogge autunnali, non dell’esercito russo. […] Non si può confidare troppo su una miracolosa ripresa militare dei nostri alleati. […] Se la Germania si impadronisse del Golfo di Riga, speriamo almeno che i russi affondino la propria flotta e non la lascino in mano al nemico».
Con la ritirata di Pietrogrado sempre più profonda, il 6 settembre il Kaiser ispeziona le truppe nell’ultima perla aggiunta alla corona: a Riga.
Il fronte occidentale è, come sempre, più statico. Assiste impassibile ai duelli d’artiglieria, ma ai soldati sono richieste solo ricognizione e gli inevitabili scontri di pattuglie. Monotono anche il fronte italiano. Il settore più attivo resta quello a nord-est di Gorizia, in particolare l’ormai noto San Gabriele: «La lotta non conosce riposo. È un crescente susseguirsi di attacchi e contrattacchi, di orribili mischie corpo a corpo».
In Europa giungono nuove notizie dall’Africa orientale: britannici e belgi fanno progressi, vincono qualche scontro, fanno prigionieri; sì, ma non riescono ancora a incastrare le sguscianti forze tedesche, sempre in movimento.
Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Prestito di guerra australiano di 80.000.000 di sterline.
- Il leader laburista Henderson interviene a Blackpool sulla partecipazione a Stoccolma.
- Pietrogrado e Mosca chiuse agli stranieri.
Fronte occidentale
- Distaccamento britannico respinto vicino Frezenberg (Ypres).
Fronte orientale
- La XII armata russa si ritira lontano dal nemico.
- Il Kaiser ispeziona le truppe a Riga.
Fronte italiano
- Duri scontri a nord-est di Gorizia.
Fronte d’oltremare
- Truppe tedesche si arrendono alle truppe di colore britanniche a Kakera (nord-est di Kilosa).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 831 – 6 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00
A nord-est di Gorizia la lotta continua. Catturammo ieri 26 ufficiali ed oltre 500 uomini di truppa.
Sul Carso i rinnovati attacchi dell’avversario a sud del Vallone di Brestovizza, si infransero contro la salda resistenza ed i pronti contrattacchi dei nostri. Prendemmo circa 200 prigionieri.
Nella Valle di Bazza (Tolmino) ad oriente del Vallone di Chiapovano, nella regione di Voiscizza e sui rovesci dell’Hermada, batterie e truppe nemiche vennero colpite con grande efficacia dai nostri aviatori.
Sulla fronte Tridentina nuclei di nostri “arditi” annientarono un nostro posto avanzato nemico presso Daone (Chiese) e distrussero appostamenti in regione Zurez (oriente di Garda).
Generale CADORNA