Si dimette il Governo Ribot
Di pari passo con l’avanzata tedesca, aumentano anche le diserzioni tra le fila russe. Dev’esserci parecchio traffico sulla strada da Riga a Pskov, direttrice della ritirata. A Pietrogrado e nelle grandi città gli elementi più conservatori e reazionari gettano discredito sull’organizzazione democratica: “È colpa loro questa disfatta”. I socialisti, altra faccia della medaglia, esaltano la resistenza eroica dell’esercito, sopraffatto solo dalla superiorità tedesca. Un bel film. Non fraintendetemi, non tutti disertano, ma chi prova a resistere, o chi vorrebbe, non ha comunque i mezzi per farlo.
A Birkenhead, dirimpettaia di Liverpool, Lloyd George non risparmia commenti: «Le recenti notizie dalla Russia sono inquietanti. Io ho sempre pensato che la rivoluzione avrebbe ritardato la vittoria. […] Il prestigio dei Governi democratici in Russia e altrove è in pericolo. Nessun popolo potrebbe dimenticare un sistema di Governo incapace di difendere il paese dall’invasore. […] Bisogna avere pazienza, i russi stanno cercando di riparare una macchina rotta da secoli di cattiva amministrazione e devono farlo sotto il fuoco nemico».
Il Premier britannico, duro con i russi, è entusiasta degli italiani: «È facile conquistare città e province a chi non combatte, ma ci vogliono veri eroi per prendere d’assalto montagne fortificate».
I complimenti fanno piacere, ma sono più interessanti le analisi, due in particolare: nessun teatro bellico offre migliori promesse di quello italiano e su nessun altro fronte il nemico è più vulnerabile. È probabilmente un messaggio ai suoi: Lloyd George non ha mai abbandonato l’idea, per la verità poco convincente, di vincere la guerra abbattendo l’Austria-Ungheria.
Ma il 7 settembre l’attenzione si sposta su Parigi: il Governo Ribot si dimette, travolto dalle accuse di debolezza di fronte allo “scandalo Bonnet Rouge”. Non si capisce ancora quale sia l’entità della crisi, i più ottimisti parlano di un nuovo Gabinetto Ribot e di un semplice rimpasto.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Parigi: dimissioni del Governo Ribot.
- Birkenhead: Lloyd George esalta il magnifico successo degli italiani sul medio Isonzo e sul Carso.
- Il Premier serbo Pašić a Roma.
- Gli U.S.A. pensano di requisire 400.000 tonnellate di spedizioni neutrali nei porti americani.
Fronte occidentale
- Bombardati ospedali americani vicino alla costa: 3 morti e 10 feriti.
Fronte orientale
- Le truppe tedesche avanzano fino a 50 km. a nord-est di Riga. La rapida avanzata tedesca è facilitata dalla disorganizzazione e dalle numerose diserzioni dell’esercito russo.
Fronte italiano
- Gli austro-ungarici bombardano Venezia.
- Gli italiani attaccano il Monte San Gabriele.
Fronte meridionale
- Attività britanniche sul fronte dello Struma (Macedonia orientale).
Fronte asiatico ed egiziano
- Migliorano le condizioni di salute delle truppe britanniche in Mesopotamia.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 832 – 7 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00
A nord-est di Gorizia, il nemico sottoposto da più giorni a perdite ingenti oppone disperata resistenza alla nostra passione che continua decisa. Nella giornata di ieri vennero fatti prigionieri 3 ufficiali e 201 uomini di truppa.Sul Carso, agli accaniti combattimenti dei giorni scorsi, sono seguite azioni parziale di rettifica ed intendi bombardamenti. Sulle batterie nemiche del bosco di Panovizza e della Selva di Ternova e sulle retrovie del Carso i nostri velivoli hanno ripetutamente portato la distruzione e scompiglio.
Generale CADORNA