17 Novembre, 1917

Giaffa chiave di Gerusalemme

L’esercito italiano resta sigillato in una pentola a pressione, gli austro-tedeschi non ci danno tregua, vogliono provare a chiudere la partita. Contestiamo l’offensiva su ogni palmo di terreno, rispondiamo quando possibile, ma tra il Brenta e il Piave dobbiamo ripiegare ancora. Il 17 novembre la furia austro-tedesca porta all’occupazione di Quero e del Monte Cornella. Noi però siamo sempre vivi: alla fine dei conti abbiamo incamerato oltre 1.200 prigionieri nei vari assalti lungo il Massiccio del Grappa.

In Palestina i turchi non riescono ad arginare i britannici, netta la superiorità. Dopo Gaza e Ascalona, arriva anche per Giaffa il momento di capitolare. A prenderla sono australiani e neozelandesi. Con Giaffa, città di 20.000 anime, non un paesino, il Generale Allenby si assicura il controllo della ferrovia per Gerusalemme, il suo prossimo obiettivo. I turchi si precipitano su nuove posizioni. L’inizio della battaglia per la Città Santa è immediato, l’offensiva britannica impatta contro le prime difese ottomane a 19 chilometri da Gerusalemme.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • I britannici si allargano sull’altura di Passchendaele.
  • Viene effettuato con successo un assalto a sud del fiume Scarpe.
  • I francesi attaccano a sorpresa a sud-est di Saint-Quentin e in Champagne.

Fronte italiano

  • Respinti i furiosi attacchi austro-tedeschi in direzione di Monte Zomo (altopiano di Asiago).
  • La pressione austro-tedesca tra il Brenta e il Piave costringe gli Italiani ad abbandonare alcune posizioni avanzate. Tra ieri e oggi furono catturati 1.212 soldati austriaci, 51 ufficiali e 27 mitragliatrici.
  • Duri scontri in montagna: gli austro-tedeschi prendono Quero e Monte Cornella.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Le truppe australiane e neozelandesi occupano Giaffa (Palestina); i turchi si ritirano nuovamente verso nord.
  • Truppe britanniche giungono a 19 km. da Gerusalemme. Inizia la battaglia di Gerusalemme: le forze britanniche lanciano una massiccia offensiva nella Palestina centrale.

 Fronte d’oltremare

  • In Africa orientale le truppe britanniche inseguono i tedeschi e occupano Lutshemi.
  • Un comunicato ufficiale inglese sulle operazioni nell'Africa orientale annuncia che i tedeschi furono scacciati dall’intera posizione di Mahenge e che dal 1° novembre furono uccisi o fatti prigionieri 473 tedeschi e 1.082 ascari e preso notevole quantità di materiale.

Operazioni navali

  • Ingaggio navale fra incrociatori leggeri a Helgoland; uno sminatore tedesco viene affondato.

 

Parole d'epoca

Rumori sconosciuti

di Graziano Camerino militare, 22° reggimento fanteria, brigata Cremona

Scesi che fummo dagli autocarri,ci condussero in un grande campo, dove ci fecero accampare. Ogni tanto si sentivano dei rumori sordi, e non sapevo, né io né i miei compagni, a che attribuirli. Avevo pensato che fossero degli aeroplani austriaci che bombardavano qualche paese vicino, ma non potevo né io né gli altri supporre, che fossero cannonate. Non per nulla, soltanto non credevamo ancora di essere così vicini alla 18 linea. Purtroppo, il mattino ce ne accorgemmo. Appena sorse l'aurora, quei colpi, che la sera o tanto rari, cominciarono a susseguirsi, in un modo straordinario senza intervallo uno dall'altro, anzi ne venivano, anche parecchi, insieme. Questo per noi (che non eravamo ancora abituati) era molto, e cominciammo a capire che cosa era  (bombardamento).

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 944 - 17 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Dall' Altipiano d' Asiago al mare l'avversario, senza riguardo a perdite, rinnova gli attacchi delle nostre posizioni montane ed in tentativi di forzare nella pianura la linea del Piave. Le nostre truppe, con pari tenacia, oppongono al nemico preponderante di numero, valida difesa e lo contrattaccano con mirabile slancio.
Nella giornata di ieri si è combattuto dal Monte Fior a Monte Castelgomberto, allo sbarramento di S. Marino, al Monte Prassolan e a nord di Quero, lungo la linea, Rocca Cisa ‒ Monte Cornella Fondo Valle Piave.
Nel piano, tra Salettuol e S. Andrea di Barbarana, l'avversario sforzò all' alba il passaggio del fiume; sotto la protezione di violentissimo fuoco d' artiglieria, le sue truppe passarono sulla destra a Folina e a Fagarè. Le prime vennero annientate dalle nostre artiglierie e da un fulmineo contrattacco della brigata «Lecce» (265° e 266°): i superstiti, oltre 300 con 10 ufficiali, vennero fatti prigionieri.

Contro quelle molto più numerose passate alla IIa località, fu rivolta 1 'azione decisa e poderosa della 54a divisione, le cui truppe brigata «Novara» (153° e 154°) e 3a bersaglieri (17° e 18° regg.) hanno gareggiato in bravura. Alla fine della giornata restavano sul terreno numerosi cadaveri nemici, erano ricondotti prigionieri circa 600 soldati e 20 ufficiali, e i rimanenti addossati all' argine del fiume, erano battuti dalle nostre artiglierie che ne ostacolavano il ritorno sull' altra sponda.
Nell' ansa di Zenson il nemico venne contenuto in zona sempre più ristretta.
Sul basso corso del Piave, la difesa è efficacemente coadiuvata dalla Regia Marina, con mezzi aerei, batterie fisse e natanti e naviglio leggero.
Favorita dalle condizioni atmosferica, l' opera dei nostri aerei ha potuto, nella giornata, svolgersi proficua contro ammassamenti di truppe nemiche.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori