11 Aprile, 1918

"Le giuste rivendicazioni”

«Ammiriamo tutti il valore dell’esercito e lo spirito di sacrificio del popolo francese. […] Nonostante siamo avversari, nessuna divergenza di vedute, o di aspirazioni, separa il mio Impero dalla Francia, dunque ti chiedo di trasmettere, segretamente e in via non ufficiale, al Presidente della Repubblica Poincaré che appoggerò, con ogni mezzo e con tutta la mia influenza, le giuste rivendicazioni francesi sull’Alsazia-Lorena. […] Dopo aver esposto le mie idee, ti pregherei di comunicarmi l’opinione di Francia e Inghilterra, per preparare un terreno di accordo su cui impegnare conversazioni ufficiali e giungere allo scopo con soddisfazione di tutti. […] Sperando di poter così porre termine alle sofferenze di milioni di uomini e tante famiglie».
L’11 aprile Parigi pubblica la lettera dell’Imperatore Carlo al Principe Sisto di Borbone. Nel documento si parla anche di Serbia e Belgio, ma non di Italia, perché con Roma Vienna vuole regolare i suoi conti.
Tutta la faccenda è seguita con particolare attenzione a Berlino. La Germania nasconde la sua irritazione dietro a dichiarazioni di facciata, ma non l’ha presa bene.

E infatti il Governo asburgico si affretta a definire falsificato il testo della lettera e Carlo d’Asburgo scrive subito al Kaiser, accusando Clemenceu«Io combatto per le tue provincie, proprio come fossero le mie. […] Nonostante ritenga superfluo spendere anche una sola parola sulle menzogne di Clemenceau, ci tengo ad assicurarti nuovamente la piena solidarietà tra noi e i nostri Imperi. Nessun intrigo indebolirà la nostra fede e fratellanza d’armi. Insieme conquisteremo la pace onorevole».

Nelle Fiandre la battaglia infierisce tutta la giornata. I tedeschi entrano ad Armentières e Merville; i britannici si ritirano oltre Ploegsteert e Steenwerck. Berlino annuncia 20.000 prigionieri, ma le riserve inglesi e i rinforzi francesi stanno arrivando in linea.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In risposta alla smentita asburgica, il Governo francese pubblica il testo della lettera dell’Imperatore Carlo al Principe Sisto di Bornone. Vienna dichiara che il testo della lettera è stato alterato.
  • Carlo I d'Asburgo, in un telegramma all’Imperatore Guglielmo, smentisce le affermazioni francesi, specialmente quelle relative alle rivendicazioni francesi dell’Alsazia-Lorena.
  • Il Presidente del Consiglio rumeno, Marghiloman, prende atto della votazione alla Dieta bessarabica e proclama l'annessione della Bessarabia alla Romania.
  • Orlando, Presidente del Consiglio italiano, riceve le delegazioni delle nazionalità oppresse dall’Austria-Ungheria.
  • Rivolte per il cibo in Olanda.
  • Il Generale Charles Sackville-West succede a Sir Henry Rawlinson (inviato al fronte) a Versailles.
  • Report del Governo britannico sul trattamento dei prigionieri di guerra dietro le linee nemiche.

 Fronte occidentale

  • Scontri generali su tutto il campo di battaglia. Continua la pressione delle truppe tedesche in parecchi punti del fronte anglo-portoghese.
  • Armentières e Merville prese dalle truppe tedesche.
  • A Hollebeke e Messines vengono respinti gli attacchi tedeschi.
  • Le truppe britanniche sono costrette a ritirarsi al di là di Ploegsteert e Steenwerck, verso Nieuwkerke (Neuve-Église) e Bailleul.
  • Forti attacchi locali respinti a sud di Arras.
  • I tedeschi reclamano 20.000 prigionieri negli scontri.
  • Le truppe navali inglesi bombardano Ostenda mentre l’aviazione bombarda Zeebrugge.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Palestina: i turchi attaccano vicino El Ghoraniya, ma vengono sconfitti e inseguiti dalla cavalleria per 9 km. verso Al-Salt. Ulteriori attacchi respinti sulla strada Gerico-Shechem.

Fronte d’oltremare

  • Africa Orientale: le colonne britanniche, dalla costa e dal Lago Nyassa (Lago Malawi), entrano in contatto con le truppe tedesche a Medu e sul fiume Msalu.

Operazioni navali

  • L’americana S.S. “Lakemoor” affondata da un sottomarino.

DAL FRONTE ITALIANO

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 11 APRILE 1918

Lungo tutta la fronte moderata attività di artiglieria e di pattuglie.
Nostre batterie colpirono truppe nemiche allo sbocco di Val San Lorenzo e nei pressi di Salgareda, e carreggi in moto a nord-est di Cavazuccherina.
Nella conca di Asiago facemmo qualche prigioniero.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori